Si terrà nel territorio di Fasano il 2 luglio prossimo il campionato regionale di ciclismo agonistico su strada, come unica gara della categoria “Allievi”, denominato “1° Trofeo My Glass – Memorial Antonio Narducci”.

L’evento sportivo è stato presentato oggi in conferenza stampa nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale, considerato il patrocinio del Comune alla manifestazione, oltre che l’organizzazione dell’”Asd Antonio Narducci” della frazione Pezze di Greco.

Alla presenza di Vito Ditano, due volte campione del mondo di ciclocross, che ha voluto sottolineare come «la Federazione ciclistica italiana, sezione pugliese, abbia subito accolto la candidatura di Fasano per la gara, considerate la serietà e la professionalità organizzative della “Narducci”, soprattutto, in un momento storico in cui la sicurezza del tracciato è fondamentale per evitare incidenti pericolosi per la stessa vita dei corridori», sul tema della sicurezza si è soffermato Antonio Zizzi, presidente dell’”Asd Antonio Narducci” che ha ricordato come «proprio lo stesso Narducci, cui è intitolato il sodalizio sportivo, sia morto durante una gara a seguito di un percorso poco sicuro. Voglio ringraziare, quindi, l’Amministrazione comunale – ha aggiunto Zizzi – che ha collaborato affinché il tracciato del campionato regionale “Allievi” fosse, come sarà, sicuro, tanto per i corridori, una cinquantina provenienti da tutta la Puglia, dal Foggiano al Salento, quanto per gli spettatori che saranno assiepati lungo il percorso». Per Giuseppe Angelini, consigliere regionale della Federazione ciclistica italiana «stiamo lavorando qui in Puglia per far crescere il movimento giovanile ciclistico agonistico e, a proposito della sicurezza del tracciato, terremo il 27 giugno un’apposita conferenza di servizi con tutti i soggetti istituzionali in campo». Anche per Giuseppe Calabrese, coordinatore tecnico della Federazione ciclistica italiana (sezione regionale di Puglia) «l’asd “Narducci” è garanzia di qualità organizzativa ed annuncio – ha sottolineato – che proprio la gara fasanese sarà “attenzionata” da tecnici federali, oltre al sottoscritto, per individuare cinque ciclisti che andranno a disputare il campionato italiano su strada “Allievi” che si terrà la domenica successiva in Toscana».

Dal canto suo, l’Amministrazione comunale, col vicesindaco Giovanni Cisternino, ha assicurato «che è tutto pronto per la sicurezza del tracciato; abbiamo già messo in atto le azioni necessarie di competenza del Comune affinché il percorso individuato sia funzionale alla perfetta tenuta della gara, sul piano della sicurezza e della agevolezza». Relativamente all’ipotesi che Fasano divenga tappa del “Giro d’Italia 2018”, il vicesindaco ha anticipato che «ci stiamo pensando seriamente, assieme alla stessa “Narducci”», il cui presidente Zizzi ha annunciato «che si stanno muovendo i primissimi passi, anche perché questo è il mio sogno: portare a Fasano una tappa, dati gli ormai 30 anni di vita del nostro sodalizio; ma va considerata la complessità dell’evento e dobbiamo creare la cultura dell’amore per il territorio, il che significa niente rifiuti abbandonati nelle campagne, come purtroppo accade adesso, e rispetto della sicurezza del percorso».

Per tornare alla gara del 2 luglio, valevole come campionato regionale agonistico su strada “Allievi” (per ciclisti nati nel 2001-2002) si terrà domenica alle ore 14.30 con raduno dinanzi al Bar Malibù, a Pezze di Greco, e partenza alle 16 da piazza XX Settembre (sempre nella frazione fasanese): da qui il percorso si snoderà in direzione Ostuni per deviare in via Monsignore, via Gianecchia grande, provinciale per Cisternino, via Costa, strada comunale Salamina e, quindi, nuovamente in corso Nazionale (piazza XX Settembre). Il percorso sarà ripetuto 9 volte per un totale di 7 chilometri e 200 metri di lunghezza.

In ogni caso, a proposito della sicurezza del tracciato, Ditano ha voluto ricordare, emozionato, come lui cominciò ad andare in bici da bambino partecipando alla gara che veniva organizzata in occasione dell’ultimo giorno della Festa patronale di Fasano. «Allora – ha sottolineato Ditano – la cultura della sicurezza era insita nei fasanesi che rispettavano i ciclisti ed il percorso, “fermandosi” per una mezza giornata. Non occorrevano transenne per delimitare il tracciato: i fasanesi lo sapevano ed evitavano di transitare nelle strade interessate, garantendo così automaticamente la sicurezza ai corridori partecipanti: oggi, invece, viviamo tempi in cui la velocità, in tutti i sensi, è il simbolo della vita quotidiana e, spesso, non ci sono transenne che tengano a garantire la sicurezza del percorso».

Lascia un commento

Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza sul nostro sito web. Clicca su Accetto per non visualizzare più questo avviso.