“MADRE” andrà in scena alle ore 20,30.

Riprendono nel monastero di San Benedetto, a Conversano, gli eventi legati alla Città delle Donne, iniziativa che – partendo dall’insediamento delle badesse mitrate di 750 anni fa – spazia nell’universo femminile con incursioni nell’arte, nella musica, nella scienza e nella politica, lì dove le donne sono state e sono protagoniste dello sviluppo sociale e culturale del territorio barese.

Per sabato 29 aprile è prevista la performance di Gabriele Morleo dal titolo “Madre”, omaggio ad un ruolo ancestrale che si fa “corpo immobile e simulacro cristallino”. Morleo, 37 anni, conversanese, ha studiato Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma. Ha fondato una casa di produzione cinematografica indipendente con cui ha realizzato una docufiction dedicata a Gramsci con protagonisti i detenuti del carcere di Turi, e ha creato a Livorno il contenitore d’arte contemporanea “Carico Massimo”. Di recente ha partecipato a mostre personali e collettive a Prato e a Cisterna di Latina.

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