La cena di solidarietà svoltasi ieri, sabato 18 febbraio, all’oratorio del Fanciullo, in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto.

L’iniziativa, messa a punto dall’ANSPI “Don Nicola Carbonara”, dalla parrocchia S. Antonio Abate e dall’oratorio del Fanciullo,  ha visto partecipi più di 120 persone tra giovani e meno giovani. Presente anche il primo cittadino, Francesco Zaccaria, che nei saluti di rito, ha sottolineato come sia importante aiutare il prossimo e come Fasano e i propri cittadini stiano mostrando molta disponibilità nel farlo. Ad aprire la serata il parroco don Giorgio Pugliese, che ha ringraziato i ragazzi più giovani dell’anspi per l’idea, per la tenacia con la quale essi hanno portato avanti l’iniziativa, ma soprattutto ha sottolineato come la presenza dei giovani all’interno della chiesa, e non solo, sia una presenza molto attiva e ricca di sensibilità. Non è mancato l’intervento da parte del diacono Fiorenzo Marsella, presidente anspi, che ha ringraziato tutti i presenti, ma anche tutte le attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa,  grazie alle quali si potranno mandare aiuti economici nelle zone terremotate.

Una vera e propria cena solidale, con prelibatezze realizzate da cuochi volontari coordinati dal prof.Giovanni Legrottaglie. Il cui filo conduttore  della serata è stato uno dei pensieri più celebri di Santa Teresa di Calcutta “una goccia nell’oceano” che recita: “Quello che noi facciamo é solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo, l’oceano avrebbe una goccia in meno.”

Ad arricchire la serata, l’animazione,  con estrazione di premi messi in palio gratuitamente da molti commercianti Fasanesi, intermezzi musicali a cura di Roberto Masi (chitarra e voce) e del gruppo Folk Egnathium, ma anche un’esibizione di danza a cura della scuola di ballo “Shall me Dance?” di Putignano, la quale nonostante la non appartenenza alla città di Fasano, è voluta essere presente per poter contribuire alla serata.
L’iniziativa è stata una chiara e limpida dimostrazione di come un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile

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