Partecipato e significativo appuntamento al Cimitero di Fasano nella mattinata di lunedì 16 marzo per onorare e commemorare il sacrificio di Francesco Zizzi, il brigadiere di Polizia ucciso 37 anni fa a Roma dai terroristi durante il rapimento dell’onorevole Aldo Moro.
Il poliziotto, nato a Fasano, faceva parte della scorta del presidente della Democrazia Cristiana e in quegli anni di piombo, aveva la “colpa” di indossare una divisa e svolgere il suo lavoro.
Quella mattina in via Fani fu investito dalla pioggia di proiettili dei brigatisti che per rapire l’onorevole Aldo Moro pianificarono l’eccidio della scorta.

Insieme a Francesco Zizzi trovarono la morte altri 4 tra poliziotti e carabinieri, Francesco Zizzi, fu l’unico a non morire sul posto, ma a causa delle gravi ferite riportate muore qualche ora dopo in ospedale.
Per non dimenticare quanto successo quel giorno, anche quest’anno è stato ricordato il suo sacrificio con un cerimonia al cimitero di Fasano dove i suoi resti riposano.

La manifestazione si è svolta alla presenza di autorità istituzionali, politiche e religiose. Dopo la S. Messa nella cappella del cimitero da don Claudio Macchitella, cappellano della Polizia di Stato di Brindisi,  una corona di alloro del Capo della Polizia è stata deposta sulla tomba, in un clima di immutata commozione.

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