Chiunque volesse segnalare eventuali volontà a supportare l’iniziativa, a dare il contributo come tecnico e professionista, a fornire materiale documentale o fotografico a riguardo può farlo a: ecomuseolocorotondo@libero.it o in questo luogo appositamente creato e che non avrà scadenza fino a quando non vedremo il recupero del bene! Continuano le frementi attività dell’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria tuttora impegnata nell’ambizioso ed importante progetto, che ha come committente la Regione Puglia e prevede il monitoraggio di immobili di interesse storico-artistico e luoghi di memoria in stato di degrado, di tutte le sezioni ecomuseali, con la rilevazione del loro stato e di tutta una serie di notizie ad esse correlate in apposite schede di rilevamento che confluiranno presso l’Osservatorio del Paesaggio Regionale di cui l’Ecomuseo della Valle d’Itria ha l’onore di far parte. Onore ed onere di essere sentinelle, osservatori e segnalatori per e sul territorio con un ruolo aggiuntivo che contraddistingue e connota l’associazione come differente rispetto alle altre. E’ in quest’ ambito che l’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria segnalerà ed evidenzierà con il fondamentale coinvolgimento della cittadinanza e delle Istituzioni affinché venga conosciuto il proprio patrimonio attraverso campagne di sensibilizzazione e lo stesso non venga abbandonato al degrado ed all’incuria, evitandone l’inevitabile depauperamento e con esso la perdita continua ed inesorabile della memoria dei luoghi. E’ importante sottolineare come l’azione di sensibilizzazione ecomuseale nei confronti del patrimonio materiale ed immateriale trascenda dalla sfera pubblica o privata alla quale afferisce il bene stesso. Il primo accorato appello che viene lanciato è: ” SALVIAMO L’ARCO DU MONACHIDDE” di Locorotondo. Approfittando della grande piazza virtuale del social network “Facebook”, sono tutti invitati a conoscere questo importante pezzo dell’architettura locale che rappresenta la storia, le credenze e l’identità della comunità locorotondese e non solo e che versa in uno stato di abbandono e incuria. L’associazione quindi si propone innanzitutto di sensibilizzare la cittadinanza e l’istituzioni sulla presenza e la valenza storico-artistica e culturale del bene architettonico e proporre delle soluzioni fattive con il coinvolgimento della stessa per il suo recupero e restauro. Saranno realizzate tutta una serie di iniziative per coinvolgere la comunità e finalizzate alla sensibilizzazione e conoscenza del patrimonio materiale e l’invito a prendersene cura in prima persona. Chiunque può dare un contributo postando foto del passato, fornendo materiale documentale che possa attestarne anche l’eventuale proprietà pubblica o privata, eventuali storie, racconti e aneddoti e tutto quello che potrebbe essere utile per la conoscenza e azioni finalizzate al recupero del bene. Verranno realizzate una serie di iniziative per la ricerca di sponsor che in compartecipazione volessero curarne il restauro: chiaramente ogni fase dovrà essere monitorata così come ogni dettaglio che vada dalle tecniche ai materiali nel più totale rispetto del bene e della notevole valenza storica dello stesso. Saranno inoltre realizzate periodicamente delle tavole rotonde per fare il punto della situazione e permettere a tutti di sentirsi coinvolti nel prendersi cura del patrimonio e dei luoghi che diventano propri. Pertanto ed altresì, chiunque volesse fornire il proprio contributo come amatore, tecnico o professionista; supportare l’iniziativa; fornire eventuale materiale fotografico etc potrà farlo all’indirizzo: o ecomuseolocorotondo@libero.it. Info: www.ecomuseovalleditria.it – info@ecomuseovalleditria.it

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