E’ stato assegnato alla cooperativa sociale “Il Girasole” di Fasano il terreno oggi di proprietà comunale (facente parte dei beni confiscati alla mafia) situato nella strada comunale “Le Croci”, per realizzare il progetto di reinserimento socio-lavorativo “Diversamente Bio”. La cooperativa, assieme alle coop. sociali “Il Cammino” di Noicattaro, “Verde e dintorni” di Cisternino e “A ruota libera” di Ostuni avevano proposto il progetto all’Ambito territoriale sociale (di cui fanno parte i tre Comuni di Fasano, Ostuni e Cisternino) da far accedere ai finanziamenti europei nell’ambito dei “Progetti innovativi integrati per l’inclusione sociale di persone svantaggiate”. Ebbene, stante l’accoglimento della proposta progettuale e, dunque, il finanziamento europeo (girato attraverso la Regione Puglia) per il Comune di Fasano si occuperà della concretizzazione la cooperativa “Il Girasole” presieduta da Rosa Potenza. «E’ da sempre che la signora Potenza si occupa meritoriamente del reinserimento sociale e lavorativo di persone con difficoltà, soprattutto disabili gravi – afferma Giuseppe Vinci, assessore ai Servizi sociali – e, dunque, cogliendo l’opportunità riveniente dai fondi comunitari ha messo a punto, assieme alle altre coop., un progetto di grande interesse. Per questo l’Amministrazione comunale le ha assegnato, in comodato gratuito, il terreno in questione affinché possa realizzare il progetto. L’individuazione del terreno – sottolinea l’assessore Vinci – è stata un’intuizione del sindaco Di Bari e, devo dire che, sulla scorta di un sopralluogo specifico, abbiamo deciso che questo terreno, invece di un altro che pure era stato individuato, potesse fare meglio al caso». Il terreno è di 2mila mq. circa di superficie ed è entrato a far parte del patrimonio comunale, poiché bene confiscato, dal 1° ottobre scorso. Si tratta di un uliveto con possibilità di coltivazioni varie. Il progetto che verrà realizzato dalla coop. “Il Girasole” prevederà la coltivazione biologica di piantine aromatiche e coinvolgerà nove persone svantaggiate per undici mesi consecutivi. Una particolare commissione formata dal “Sert” (Servizio tossicodipendenze dell’Asl brindisina) e dai Servizi sociali del Comune di Fasano ha individuato, il 28 marzo scorso, i 9 soggetti che entreranno a far parte del progetto. «Si tratta di un’iniziativa sperimentale per Fasano e di grande importanza, nonostante il numero non elevato di persone coinvolte. La sperimentazione per Fasano sta nel fatto – sottolinea l’assessore Vinci – del coinvolgimento in ambito lavorativo di soggetti svantaggiati socialmente, come disabili, utenti del Sert e persone seguite dai nostri Servizi sociali. Il progetto è, sostanzialmente, uno strumento sperimentale d’inclusione dei soggetti svantaggiati sia sul piano sociale – afferma l’assessore Vinci – ma soprattutto, su quello lavorativo. Anche perché, i soggetti selezionati verranno fuori con un’abilità in più (nel campo lavorativo) che gli consentirà una possibilità maggiore di entrare nel mondo del lavoro a tutti gli effetti». I soggetti selezionati riceverann o un compenso pari a 450 euro mensili e lavoreranno part-time, dopo aver frequentato un breve corso teorico-pratico con un tutor che li seguirà anche durante le ore lavorative vere e proprie.

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