Artieri e letteratura” è stato il titolo del terzo incontro culturale svoltosi nei giorni scorsi. Nel giardino della casina municipale sono stati gli attori per diletto, ma tutt’altro che dilettanti, Armando Bianco e Fabrizio Giannuzzi che hanno deliziato il pubblico con la lettura scenica di brani tratti da autori locali del Novecento che hanno parlato di artigianato. Del resto, come ha spiegato Gianfranco Mazzotta, giornalista coordinatore della serata, l’artigianato ispirava letterati, poeti e giornalisti, quando la città di Fasano contava 15.000 abitanti e attività manuali coinvolgevano almeno 1500 persone, senza contare i ragazzi che andavano a bottega e le donne e le fanciulle impegnate nelle arti del ricamo, attività artigianali che consentivano di arrotondare il reddito familiare. Così sono stati letti e raccontati aneddoti di Peppino Marangelli (il Barattolo, Ferie di artigiani di altri tempi), Gianni Custodero (Artigiani di altri tempi), Nino Ruppi (Questi artieri sono meravigliosi), sino agli scritti di autori contemporanei come lo stesso Gianfranco Mazzotta (Mani, amore fantasia, Un doveroso omaggio: un monumento all’artigiano), citando altri autori come Palmina Cannone e Franco Lisi. La serata leggera e godibile, è stata seguita dal pubblico che ancora una volta ha partecipato numeroso e interessato ed è stata arricchita dalla proiezione di immagini di artieri locali al lavoro.

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