La Casina Municipale resta il simbolo della selva di Fasano, ma se questa resta chiusa e impraticabile scatta la protesta di villeggianti e residenti. E’ quello che è accaduto qualche giorno fa quando spontaneamente diversi residenti e villeggianti silvani si sono ritrovati in centro per esprimere la protesta per una Selva rimasta al palo e con tanti problemi da risolvere, non ultimo quello degli imprenditori che non investono più nella località collinare ritenendo èpiù convenienti altri luoghi del territorio. E’ proprio quel che è accaduto per la casina municipale il cui gestore, affidatario della struttura anche per il 2012 ha preferito chiudere, rinunciare, restiutire il bene al OCmune ed andare a savelletri ad aprire un altro locale. Il Comune dunque si è ritrovato a dover indire una nuova gara di appalto che ha costretto i nuovi gestori ad avviare con ritardo l’attività. L’apertura formale della casina è avvenuta sabato scorso, 14 luglio, con un ulteriore ritardo a causa del furto di rame scoperto la mattina di venerdì 6 luglio e che ha costretto il gestore a pensare di non aprire la struttura e poi a a lavorare a ritmi serrati per poter giungere alla conclusione dei lavori di pulizia e risistemazione dell’area.