E’ preoccupante la situazione degli oltre 1.200 lavoratori di Tributi Italia che da più di tre mesi non vengono retribuiti e per i quali si teme anche il mancato pagamento dei contributi. E’ quanto afferma in una nota la Filcams Cgil. Ad aggravare la situazione, sottolinea la nota, “la decisione di sospendere la società dall’albo dei riscossori”. “Accertato il debito di circa 90milioni – prosegue il comunicato -, la commissione sul federalismo fiscale del ministero dell’Economica e delle Finanze che vigila sulle attività di riscossione, ha stabilito, che la società temporaneamente non puಠesercitare l’attività di riscossione delle imposte locali (Ici, Tarsu, Tosap). Una prima sanzione intermedia in vista della prossima riunione di mercoledì 9 dicembre quando la commissione si riunirà nuovamente per prendere una decisione definitiva“. “Sono 130 i Comuni coinvolti – aggiunge la nota – per i quali l’Anci chiede al governo la convocazione di un tavolo tecnico che dia risposte e garanzie alle amministrazioni interessate. Dalla futura decisione ministeriale, e quella successiva del governo, dipenderà – conclude il comunicato – il futuro di Tributi Italia e di conseguenza dei lavoratori, per i quali è necessario lavorare per la tutela della continuità del lavoro“. Alla Tributi Italia fa capo anche la TRICOM, la società che si occupa della riscossione dei Tributi per il Comune di Fasano e che è debitrice nei confronti dell’Ente pubblico di svariati milioni di euro riscossi e non versati al Comune. Nei giorni scorsi i dipendenti della TRICOM hanno scioperato per attirare l’attenzione sulla loro situazione che a questo punto diviene particolarmente precaria.

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