L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Mola di Bari ha scoperto un vasto giro di false assunzioni finalizzate al rilascio di permessi di soggiorno. tra i fermati anche un fasanese.
Avrebbero ricevuto denaro in cambio di falsi contratti lavorativi, consentendo a 453 cittadini extracomunitari di ottenere illecitamente il rilascio del permesso di soggiorno per motivi lavorativi e per alcuni di essi anche l’erogazione dell’indennità di disoccupazione e di malattia.
La Tenenza della Guardia di Finanza di Mola ha dato esecuzione a dieci misure cautelari, due in carcere e otto ai domiciliari, disposte dal Gip del Tribunale di Bari nei confronti di un dottore commercialista e nove imprenditori locali (di Mola di Bari, Conversano e Fasano) operanti prevalentemente nel settore edile, facenti parte, secondo l’accusa, di un’organizzazione criminale gestita proprio dal commercialista e da un cittadino di origine indiana che avrebbe percepito dai 1000 ai 6000 euro per ogni singolo rapporto di lavoro fittizio.
Oltre 1milione e 150mila euro la misura del sequestro preventivo operato nei confronti degli arrestati, 762mila dei quali scaturiti dal profitto illecito della truffa, 281mila per indennità Inps e rimborsi Irpef non spettanti e oltre 120 mila dall’attività di circonvenzione d’incapace.
Agli indagati, sedici in tutto, viene contestato il concorso a vario titolo di molteplici reati, tra i quali il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato e, per tre di essi, il delitto di circonvenzione di persone incapaci.