Anche quest’anno nessuna celebrazione causa Covid-19. Il Presidente del Circolo della Stampa di Fasano, Donato Mancini, rivolge una pensiero e una riflessione ai colleghi e a quanti utilizzano i mezzi di informazione.

Anche quest’anno, a causa del Covid-19, il Circolo della Stampa di Fasano non ha organizzato la tradizionale celebrazione in onore del patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales, la cui festa ricorre il 24 gennaio.

Il Presidente del Circolo della stampa di Fasano, Donato Mancini, ha comunque inviato ai colleghi e una riflessione che di seguito riportiamo in quanto riteniamo possa essere importante anche per quanti utilizzano i social-media.

Nel giorno in cui la Chiesa cattolica celebra San Francesco di Sales, “patrono” dei giornalisti, la pandemia purtroppo impedisce il tradizionale momento di incontro tra gli operatori dell’informazione. Il Circolo della Stampa di Fasano invita tuttavia i giornalisti fasanesi ad una breve riflessione sulle sfide che i mezzi di comunicazione attuali pongono a tutti, non soltanto a chi è in possesso del tesserino dell’ordine. Ciascuna persona, infatti, è oggi in grado di diffondere qualsiasi messaggio, anche quelli contenenti palesi bugie o, peggio, insulti e calunnie. Anche i non credenti, però, possono condividere il messaggio di Papa Francesco per la giornata delle comunicazioni sociali intitolato con un verbo imperativo “ascoltate!”. Per informare bene, infatti, occorre prima saper ascoltare: insomma prima di aprire la bocca occorre aprire bene le orecchie! E in un altro discorso, rivolto alla Delegazione della Custodia di Terra Santa per il centenario della rivista omonima, Papa Francesco ha esortato i redattori a “raccontare la fraternità possibile”. Il Pontefice si riferiva alle diverse confessioni presenti a Gerusalemme, ma è un’esortazione applicabile a tutti gli ambiti, anche a come si racconta la politica. Quindi le regole auree del giornalismo (verifica dei fatti dopo l’ascolto delle fonti e spersonalizzazione per quanto possibile del messaggio) trovano nelle parole di Francesco un’ulteriore rafforzamento. Mi piace ricordare a questo proposito quanto il mio grande maestro di giornalismo, il direttore dell’ANSA Sergio Lepri, scomparso qualche giorno fa, diceva ai neoassunti: “Non voglio sapere per chi voti, ma non voglio scoprirlo leggendo le tue notizie!”. Buon lavoro a tutti“.

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