Il fasanese Gianvito Nigri ha portato il proprio istituto sul podio della gara.

Si è svolta il 27 e 28 aprile a Mondovì (CN) la tradizionale Gara Nazionale “Manutenzione e assistenza tecnica: opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili” rivolta agli studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti Professionali italiani.

Il concorso, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, ha visto la partecipazione anche dell’IPSIA “G. Salvemini” di Fasano rappresentato dallo studente fasanese Gianvito Nigri della classe 4^AE classificatosi al terzo posto.

Quest’anno, a causa della pandemia, la gara si è svolta online tra i diversi istituti partecipanti su tutto il territorio nazionale. Ogni studente concorrente, in “isolamento” nel laboratorio della propria scuola e davanti alla webcam, ha gareggiato alle due prove previste dal concorso: una pratica con la realizzazione di un impianto elettrico a uso civile, ed una teorica con un test di 50 domande con annessa esercitazione di disegno CAD sugli schemi elettrici.

“È la prima volta che il nostro Istituto partecipa a questa Gara Nazionale – spiega la dirigente scolastica, prof.ssa Maria Convertino – e siamo entusiasti di aver raggiunto il podio! Faccio i miei complimenti a Gianvito per il risultato ottenuto e ringrazio tutto lo staff dell’IPSIA “G. Salvemini”. Un particolare ringraziamento va al prof. Vincenzo Sardelli per l’impegno profuso e la presenza costante.

Quella del Salvemini è una squadra straordinaria che sa porsi obiettivi importanti e sempre più ambiziosi. Alunni, famiglie, docenti e personale scolastico hanno dimostrato di possedere forza e grinta inesauribili, riuscendo a costruire un ambiente creativo e stimolante, in cui lavorare sempre con passione ed entusiasmo.

Sono profondamente orgogliosa dei risultati raggiunti dal nostro Istituto in questo anno scolastico pieno di incertezze e sono convinta che continueremo sempre, tutti insieme, a guardare nella stessa direzione, a sognare e a credere in un progetto di scuola vincente per i nostri ragazzi e le nostre ragazze.”

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