L’edizione delle 20.00 del telegiornale di Rai 1 ha dedicato un servizio alle esperienze radiofoniche virtuali nate per tenere compagnia durante il periodo di chiusura per Coronavirus

Dai microfoni in studio al web. Anche Radio Diaconia InBlu ha voluto sfruttare le opportunità del virtuale per continuare a essere vicina agli ascoltatori in questo periodo di isolamento e di emergenza. Così, alla programmazione tradizionale si è aggiunto il nuovo format “A casa con”, piccola finestra quotidiana di chiacchiere e approfondimenti su argomenti diversi. L’idea degli speaker Beniamino Attoma Pepe, Michele Cavallo, Oronzo Rubino e Angelica Sicilia è stata raccontata anche su Rai 1, nell’edizione delle 20.00 del telegiornale di questa sera (martedì 14 aprile). Nel servizio, a firma del giornalista Giuseppe Rizzo, è stato dato spazio alle esperienze di comunicazione avviate su Internet in queste ultime settimane, con l’intento di intrattenere e informare la collettività.

Dunque, il digitale che riempie il tempo e colma la lontananza. Proprio da questo assunto è nato il format “A casa con”: una ventina di minuti con collegamenti nazionali e internazionali in diretta sulla pagina Facebook di Radio Diaconia InBlu, trasmessi poi sulle frequenze giornaliere. Il tempo di un caffè preso anche a centinaia di chilometri di distanza. Diverse le tematiche già affrontate con gli ospiti e tante ancora quelle in programma per i prossimi giorni; amici ed esperti raccontano a conduttori e spettatori-ascoltatori come stanno vivendo queste giornate tra le mura domestiche, come è la situazione nei luoghi in cui vivono, senza tralasciare riferimenti ai campi in cui operano o in cui sono preparati.

Le dirette di “A casa con” vengono annunciate giorno per giorno su Facebook e Instagram e vanno ad affiancarsi al consueto appuntamento del martedì sera con “Eccetera, Eccetera”, magazine di attualità e approfondimento anch’esso trasmesso sul web, e al ricco palinsesto giornaliero curato dallo staff di Radio Diaconia InBlu.

Insomma, le potenzialità della radio e quelle del mondo digitale permettono di sentirsi vicini nonostante le restrizioni. Perché parole, sorrisi e chiacchiere non conoscono confini.

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