I mestieri antichi, fino a ieri considerati patrimonio degli anziani, stanno tornando alla ribalta in  vari settori produttivi.

Stanno attirando i giovani perché possono garantire già oggi occupazione e crescita professionale. È questo il messaggio chiaro e propositivo che l’Università del Tempo Libero di Fasano, giudicata dalla Regione Puglia ancora una volta al primo posto fra le UTE pugliesi nell’Anno Accademico 2018/19, ha voluto proporre con il calendario “Museo Arti Antiche Fasanesi” 2019.

Per il quarto anno consecutivo l’UTL ha omaggiato gli artieri e le artigiane fasanesi, veri artefici nel secolo scorso dell’economia locale.

I maestri artigiani erano convinti che il lavoro allontanasse tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno, perciò dopo la famiglia, ne fecero lo scopo principale della loro esistenza.

Il calendario con preziose immagini racconta l’arte del carradore, fabbro, sellaio, maniscalco, delle ricamatrici, sarte, tessitrici, filatrici. Uomini e donne che con le mani agili ed esperte creavano capolavori.

Gli artigiani di Fasano nelle botteghe, con i loro svariati mestieri, corrispondevano alle necessità dei concittadini. Prediligevano la musica operistica, sostenevano la banda locale, e per le loro non comuni doti, erano perfino accolti nel Circolo dei preti, in piazza Ciaia.

Negli anni ’50 erano circa mille e le loro capacità provenivano dall’esperienza di anni e anni di lavoro.

Le numerose donne artigiane lavoravano in casa e si dedicavano a quelle che sono state definite “Arti del silenzio”: filet, macramè, tombolo, chiacchierino, ricamo in bianco e filo dorato, taglio e cucito, uncinetto, lavori con i ferri, tessitura. 

L’Università intende strappare dalla patina del tempo la storia artigiana locale non del tutto scritta. All’UTL va riconosciuto anche il merito di aver costituito, nella propria sede (Portici), un piccolo Museo “Arti Antiche Fasanesi” in cui sono esposti reperti dell’artigianato d’epoca (visitabile gratuitamente ogni giorno nelle ore pomeridaiane 17-20), e di recuperare da ventuno anni, con i tantissimi laboratori inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa, le antiche arti che altrimenti andrebbero perdute per sempre.

Un patrimonio di antiche tecniche e competenze che va lasciato in eredità ai giovani.

Sul calendario giganteggiano alcune antiche foto dell’artigianato di un tempo.

Alla domanda“Perchè questo calendario?”, la presidente dell’Utl Palmina Cannone risponde  “Il futuro ha un cuore antico. Le immagini dei nostri avi artierie dei loro manufatti,ogni giorno dell’anno, inviteranno a ricordarci che possiamo progettare un futuro artigianale a livello locale e non solo. Oggi si deve coniugare l’arte delle tre M (Mente, Mani, Materia), illustrata e raccontata magistralmente nel logo del Museo griffato dai fratelli ing. Bernardino e arch. Ernesto Galizia, con l’evoluzione dei tempi, con la nuova tecnologia e con l’aiuto di architetti, designer e altri operatori… Fasano, città artigiana per eccellenza, deve accogliere i turisti con manufatti che si trovano qui e non altrove…

Le profonde trasformazioni che hanno interessato l’organizzazione economica degli ultimi decenni ripropongono all’attenzione generale modelli organizzativi troppo frettolosamente consegnati alla storia durante il periodo di sviluppo industriale dopo il 2° conflitto mondiale.

In questo contesto va inquadrata la rivisitazione del ruolo dell’artigianato nel nuovo modo di produrre imposto dall’innovazione tecnologica e della globalizzazione dei mercati.

L’artigianato deve rappresentare una componente strategica anche del nuovo modo di essere dello sviluppo economico e territoriale”.

Infine , non dimentichiamo che “La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato” (art. 45 della Costituzione).

Il calendario sarà presentato domenica 6 gennaio 2019, alle ore 18, nella sala convegni dell’UTL, alla presenza dell’assessore alle Attività Produttive del Comune di Fasano, Luana Amati.
Allieterà la serata il Trio dell’UTL. Antonio Sasso (fisarmonica), Gino Guarini e Pasquale Valente (chitarre) con la voce di Mosè Schiavone. L’evento è aperto a tutti.

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