Grande successo per il primo spettacolo musicale del festival Tempeste che ha visto animarsi il Teatro sociale di Fasano ieri sera, sabato 15 dicembre.

 Una pagina che Fasano non dimenticherà facilmente quella del concerto tenuto dall’Orchestra dei Braccianti dell’associazione Terra! Onlus,la musica che diventa arma per combattere il caporalato e che racconta la solidarietà che nasce tra lavoratori di varie nazioni. Un progetto che riunisce musicisti, lavoratori agricoli e migranti di varie nazionalità uniti dal forte legame con la terra e che racconta storie di migranti e persone che sono scappate dalla terra in cui vivevano.

Un concerto unico, capace di coinvolgere il pubblico e farlo diventare parte dell’orchestra, capace di far danzare l’intero pubblico sulle note del mondo che abbattono i muri e le disuguaglianze che purtroppo sono state costruite negli anni e che soprattutto si costruiscono oggi. Unico obiettivo dell’orchestra è dare voce a chi subisce gli impatti sociali di un sistema che non funziona come dovrebbe, a chi vive nei ghetti, a chi si batte per i diritti dei lavoratori della terra.

In foto l’assessora alle Pari Opportunità Cinzia Caroli, il consigliere comunale Donato Marino e il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria che danzano sulle note dell’Orchestra.

«Per noi quest’orchestra è una sfida nata dopo tanti anni di battaglie contro il caporalato – ha affermato Fabio Ciconte, presidente di Terra! – e lo facciamo con un linguaggio diverso, quello musicale, espresso da persone che hanno una propria dignità e che non dev’essere calpestata».

L’Orchestra dei braccianti, sostenuta dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, si inserisce all’interno del progetto “Voci Migranti”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ed oggi conta 18 elementi, provenienti da 9 paesi diversi: Italia, Francia,Gambia, Ghana, Nigeria, Libia, Tunisia, India e Stati Uniti.

Una grande lezione di vita quella andata in scena sul palco del Teatro Sociale, che ha permesso di accendere un faro su una tematica spesso dimenticata dalle amministrazioni locali.

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