L’Associazione Nazionale Stampa Online che si è sempre dichiarata contraria chiede di essere parte in causa contro una direttiva che avrà una pesanti ricadute sui piccoli editori digitali
Il Parlamento di Strasburgo con 438 favorevoli, 226 contrari e 39 astenuti ha approvato la nuova direttiva sul Copyright, adesso la palla passa al trilogo, ovvero la fase di discussione tra istituzioni europee e stati membri.
«ANSO è sempre stata contraria – spiega Matteo Rainisio, vicepresidente dell’associazione nazionale stampa online ANSO – e oggi non possiamo che fare un appello al Governo italiano che ha sempre manifestato e votato contro questa direttiva a livello europeo a differenza di quello precedente. C’è ancora una possibilità che la direttiva non sia adottata, ovvero nel caso in cui uno o più stati si mostrino contrari. La nuova posizione dell’Italia dovrà essere sostenuta nelle prossime discussioni a Bruxelles, e fin da subito chiediamo come rappresentanti degli editori nativi digitali di essere parte in causa nella discussione sull’eventuale recepimento della normativa da parte del Parlamento Italiano».
«Spiace – conclude Rainisio – constatare come in queste ultime ore prima del voto FIEG e i grandi editori abbiano inventato vere e proprie fake news per giustificare la loro posizione a sostegno della direttiva, come editori nativi digitali abbiamo sempre sostenuto che la direttiva non avrebbe portato benefici, nel medio lungo periodo, ai grandi ma fin da subito avrà una pesante ricaduta, come avvenuto in Spagna, per i piccoli nativi digitali».