La mostra, organizzata dal Comune di Fasano, ha come location il Chiostro dei Minori Osservanti,  in Corso Vittorio Emanuele.

È stata inaugurata ieri, sabato 10 dicembre, la mostra “La voce dell’ulivo tra cielo,  mare e terra” realizzata da Carmelo Conte. La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle 13, dalle 16.30 alle 20.30, fino al 22 dicembre.

Carmelo Conte, tra i più significativi protagonisti dell’Arte Italiana, ha all’attivo numerose mostre e monumenti. Negli anni 70-80 nel suo girovagare, respira l’aria di Milano, conoscendo diversi artisti. Con la sua Arte, mira a raccontare il mondo femminile: tanto da portarlo alla realizzazione del monumento alle vittime del caporalato nella città di Oria; le sue opere si collocano anche in ambito religioso, hanno in se stesse l’idea che “Arte” significa vedere Dio in ogni cosa. Ad oggi, l’artista opera nella sua città, Latiano,  dove vive tutt’oggi.

Il Comune di Fasano imbevuto di Cultura grazie all’amministrazione comunale, è questo che traspare dalle considerazioni dell’assessore alla Cultura Annarita Angelini, presente all’inaugurazione: 《 Pensare alla cultura come un momento artistico, letterario, o di qualsiasi forma che abbia a che fare con il senso di riferimento del sapere, del trasferimento delle emozioni, è una cosa che a noi dell’amministrazione interessa tantissimo. Per questo cerchiamo di tracciare in ogni forma le offerte culturali che ci vengono proposte e allo stesso tempo noi cerchiamo di avere un’offerta culturale molto ampia di nostre iniziative su temi che riteniamo importanti per la città e per i fasanesi.》

Negli ultimi mesi il comune ha organizzato vari  incontri, trattanti la sensibilizzazione della violenza sulle donne, la condizione delle donne nelle famiglie, per giungere ad una mostra intitolata “La voce dell’ulivo tra cielo,  mare e terra”, realizzata dall’artista Carmelo Conte: 《Si tratta di un artista del sud, di Latiano, che tratta molti temi a noi cari, delle immagini e dei soggetti che noi immaginiamo come gente, donne e uomini che lavorano, che portano il senso e i frutti della nostra terra. – continua l’assesore alla Cultura – Allo stesso tempo lui riesce a trasmettere una concezione quasi divina dell’umano, senza troppa fatica, e ci è piaciuta tantissimo l’ispirazione, il senso e il titolo della sua esposizione. Noi come popolo fasanese siamo sommersi di terra, di ulivi e di mare, quindi ci è sembrato corrispondente alla nostra realtà. Una “storia” che racconta la storia della gente del sud, che ha fatto della terra il proprio punto di forza, mettendo comunque delle emozioni, dei dialetti tipici che sono anche dell’anima. Carmelo Conte riesce molto bene a trasmettere e a declinare questi aspetti del territorio, nelle sue opere. Io invito caldamente tutti a visitarla, perchè vedrete dei quadri, delle sculture, dei bassorilievi, ma soprattutto vedrete degli spaccati del territorio e della nostra anima》.

Un messaggio arriva anche dal Sindaco, Francesco Zaccaria:《Una sensibilità verso l’umano e la natura più autentici mai esistita, mai sfoggiato,  semmai espressa in punto di “mani” con un pennello o uno scalpello pronto a dipingere o forgiare la materia della creazione artistica. Carmelo Conte è: uomo capace di ascoltare o di vedere la natura in tutto il suo intrinseco dispiegarsi, dal regno umano a quello vegetale,  per rappresentarla intraprendendo l’insito significato della semplicità di un ulivo secolare che solca la nostra amata ed unica terra pugliese. E nella Terra degli Ulivi quale è anche Fasano, queste “arcane opere di Dio scultore”, per dirla con l’indimenticabile pittore fasanese Mcail Galizia, create dall’amore di Carmelo Conte per l’arte e la natura, non possono trovare collocazione migliore.

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