Il giorno del Giovedì Santo è riservato a due distinte celebrazioni liturgiche, al mattino nelle Cattedrali, il vescovo con solenne cerimonia consacra il sacro crisma, cioè l’olio benedetto da usare per tutto l’anno per i Sacramenti del Battesimo, Cresima e Ordine Sacro e gli altri tre oli usati per il Battesimo, Unzione degli Infermi e per ungere i Catecumeni.

A tale cerimonia partecipano i sacerdoti e i diaconi, che si radunano attorno al loro vescovo, quale visibile conferma della Chiesa e del sacerdozio fondato da Cristo; accingendosi a partecipare poi nelle singole chiese e parrocchie, con la liturgia propria, alla celebrazione delle ultime fasi della vita di Gesù con la Passione, morte e Resurrezione.

Nel pomeriggio c’è in ogni chiesa parrocchiale la celebrazione della Messa in “Cena Domini”, cioè la “Cena del Signore’. Non è una cena qualsiasi, è l’Ultima Cena, quella che Gesù tenne insieme ai suoi apostoli, importantissima per le sue parole e per gli atti scaturiti; tutti e quattro i Vangeli riferiscono che Gesù, avvicinandosi la festa degli “Azzimi” chiamata Pasqua ebraica, mandò alcuni discepoli a preparare la tavola per la rituale cena, in casa di un loro seguace.

A Fasano entrambe le celebrazioni saranno seguite in diretta da Radio Diaconia, in mattinata alle ore 10,00 e nel pomeriggio alle ore 18,30.

Dopo la messa “in coena domini” inizieranno i riti della religiosità popolare: la visita ai “sepolcri”, gli altari della reposizione nei quali viene esposta l’eucarestia e le processioni dei misteri con i primi due “misteri” che percorreranno le strade cittadine: “Gesù nell’orto degli ulivi” dalla chiesa della confraternita del Rosario in via Fogazzaro alle ore 20,30 e quella di  “Gesù flagellato” dalla chiesa di S. Antonio abate alle ore 22,30.

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