Anche la Provincia di Brindisi al “Food film festival” di Bergamo con“Il pranzo della domenica”, un documentario che racconta l’importante rito culinario della domenica consumato in una famiglia di Brindisi e in una famiglia greca.

La kermesse internazionale di cinema e cibo che vuole diffondere una cultura dell’alimentazione consapevole, promosso dall’Associazione Montagna Italia e dalla Camera di Commercio di Bergamo, patrocinato da EXPO 2015. Dal 15 al 20 settembre cortometraggi, documentari e film d’animazione da tutto il mondo parlano di gusto, arte culinaria, corretta nutrizione e produzione di cibo, biodiversità e memoria gastronomica come patrimonio collettivo da preservare. In questo ricco programma, lo staff del Food fim festival ha scelto di inserire anche il documentario “Il pranzo della domenica” della regista brindisina Paola Crescenzo, prodotto dalla Provincia di Brindisi nell’ambito del progetto GrIt CUZINE, finanziato dal Programma Operativo di Cooperazione Territoriale Europea  Grecia-Italia 2007/2013. Il documentario è stato realizzato nel 2013 con la produzione esecutiva di Zero Project, realtà cinematografica salentina, mentre la regista Paola Crescenzo, per la parte greca del racconto, si è avvalsa della collaborazione della videomaker ateniese Alexandra Saliba. Due storie raccolte da sguardi femminili, messe insieme in Italia attraverso un montaggio parallelo.

Il 16 settembre a partire dalle ore 21 nel cortile del monastero di Astino, tra un documentario Venezuelano e uno Messicano, “Il pranzo della domenica” mostrerà la famiglia Cafiero di Brindisi e la famiglia greca Veletakos indaffarate nella preparazione del loro banchetto domenicale.

I Cafiero abitano in una villa che affaccia all’interno del porto della città, Antonio, l’uomo più giovane della famiglia, fa la spesa nell’antica Piazza Mercato per rientrare a casa a bordo della motobarca, un sevizio navetta che collega le due sponde del porto. Sua madre e la zia preparano le orecchiette col grano arso e una serie di piatti della tradizione brindisina. Durante il banchetto le due donne ricordano quando da bambine, a bordo di una piccola imbarcazione, si destreggiavano nel porto trafficato degli anni ‘60. In Grecia il capofamiglia è un pescatore in pensione, acquista il pesce direttamente su un peschereccio. Sua moglie prepara le verdure su cui verrà adagiato il pesce per cuocersi lentamente in una pittoresca zuppa. Alla fine del pranzo la famiglia greca, in compagnia di amici, intona una canzone della tradizione popolare “S’agapo giati ise orea”, marito e moglie cantano i versi che recitano “Ti amo perché sei bella, ti amo perché sei tu”.

Da una sponda all’altra del mare, due famiglie diverse e lontane diventano più vicine attraverso il rispetto che nutrono nei confronti del cibo e la medesima celebrazione della convivialità. Un banchetto da condividere con i propri cari di domenica in domenica, un rito che i due popoli del mediterraneo si tramandano di generazione in generazione e che il 16 settembre si mostrerà a Bergamo sotto gli occhi del pubblico attento del Food film festival.

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