È stata approvata dall’Amministrazione comunale di Fasano la delibera con la quale la giunta Di Bari esprime il suo “no” alla soppressione del locale Ufficio del giudice di pace; soppressione stabilita dal decreto legislativo del 2012 in materia ed esplicata nella “Nota di istruzioni per il mantenimento degli Uffici del giudice di pace con oneri a carico degli Enti locali” pubblicata sul Bollettino ufficiale del ministero della Giustizia lo scorso 28 febbraio. La “Nota” ministeriale chiarisce le modalità per i Comuni interessati dalla soppressione attraverso le quali le Amministrazioni comunali possono richiedere il mantenimento degli Uffici del giudice di pace. Nella stessa delibera l’Amministrazione comunale s’impegna a farsi carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio, incluso il personale amministrativo necessario (due impiegati), a condizione che lo stesso impegno venga formalmente assunto anche dal Comune di Cisternino (i due Comuni, infatti, costituiscono un’unica circoscrizione giudiziaria per l’Ufficio del Giudice di pace). A Palazzo di Città era giunta una lettera da parte della “Laf” (“Libera associazione forense”, sodalizio che raggruppa gli avvocati di Fasano e di Cisternino) con la quale si invitava l’Amministrazione comunale ad assumere appositi provvedimenti in favore del mantenimento a Fasano dell’Ufficio del giudice di pace. A questo proposito, l’assessore Renzo De Leonardis (di professione avvocato) aveva chiesto al sindaco Di Bari e ai suoi colleghi di giunta, oltre che al capo dell’Avvocatura comunale, di predisporre un’apposita delibera d’indirizzo da inviare, come copia, al Comune di Cisternino affinché potesse adottare anch’esso i provvedimenti necessari. Così la delibera è stata redatta e approvata oggi dalla giunta comunale di Fasano. Lo scorso 9 ottobre i sindaci Lello Di Bari (Fasano) e Donato Baccaro (Cisternino) avevano depositato nella sede del Tribunale brindisino la lettera con la quale chiedevano il mantenimento dell’Ufficio del giudice di pace a Fasano, tenendo fede all’impegno assunto nella riunione, convocata da Di Bari, tenutasi il 3 ottobre precedente nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale di Fasano, alla quale avevano partecipato il sindaco di Cisternino e gli avvocati dei due Comuni. Però, dopo la pubblicazione della “Nota” ministeriale dello scorso 28 febbraio, la procedura per la richiesta del mantenimento dell’Ufficio del giudice di pace doveva essere ripetuta e, così, l’Amministrazione comunale fasanese ha deciso di approvare oggi la delibera in questione, motivando la decisione con l’argomentazione che i carichi di lavoro attualmente “esistenti presso l’Ufficio del giudice di pace di Fasano non ne giustificano la chiusura, anzi suggeriscono il mantenimento dell’Ufficio stesso (…) e che, dall’altra, la chiusura (…) appare inopportuna e sconveniente per i cittadini fasanesi, e del Comune di Cisternino, in quanto determinerebbe non secondarie conseguenze negative sull’utenza – si legge nella delibera – costretta a ripiegare, al fine di usufruire del servizio giustizia, sugli uffici giudiziari del Tribunale di Brindisi, che dista dal Comune di Fasano circa 60 chilometri”.

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