Nell’ambito della Giornata Mondiale contro l’ipertensione, a Fasano è stata organizzata una manifestazione per venerdì 17 maggio. L’iniziativa è stata promossa dal dott. Giuseppe Pace, responsabile del “day service ipertensione arteriosa” dell’ospedale Umberto I di Fasano per conto della Società Italiana dell’ipertensione arteriosa – Sezione Appulo/Lucana e vedrà la collaborazione con il Comitato Locale di Croce Rossa di Fasano ed il patrocinio del Comune di Fasano. Saranno due i momenti caratterizzanti questo evento. In piazza Ciaia (dalle ore 9 alle 18.30) i volontari di Croce Rossa allestiranno una postazione, all’interno di una tenda, dove sarà possibile per tutti i cittadini controllare la pressione arteriosa e saranno anche dispensati consigli sulla scorta di una vera e propria campagna di sensibilizzazione sul tema a cura degli stessi volontari della Cri fasanese. Nel pomeriggio invece (a partire dalle ore 18.30), presso la sala di rappresentanza del Comune di Fasano, si terrà una tavola rotonda sul tema “Ipertensione arteriosa e prevenzione cardiovascolare: esperti e cittadini a confronto”. Interverranno, in qualità di relatori, la dott.ssa Immacolata Panettieri di Foggia, il dott. Piero Nazzaro di Bari, il dott. Marcello Pensato di Fasano ed il dott. Vito Vulpis di Bari. Gli interventi saranno moderati dal prof. Ottavio Albano, dal dott. Francesco Loliva e dallo stesso dott. Giuseppe Pace. “Tradizionalmente l’ipertensione arteriosa – afferma il dott. Pace – delinea un quadro clinico che considera solo l’aumento dei valori della pressione oltre i 140/90 mmHg , salvo alcuni casi particolari. In realtà l’ipertensione rappresenta una sindrome complessa nella quale anomalie neuro umorali e metaboliche condizionano un danno biologico e strutturale a carico dei vasi sanguigni arteriosi e degli organi da essi irrorati (in particolare cervello, occhi, cuore e reni) aumentando così il rischio di ictus, di cecità, d’infarto del miocardio e di insufficienza renale. All’insorgenza ed al mantenimento di questa sindrome possono concorrere sia concomitanti fattori di rischio cardiovascolare (come la familiarità, il diabete, le dislipidemie, il sovrappeso, il fumo di sigaretta) sia altre patologie causa di ipertensione secondaria. Fino a qualche tempo fa – aggiunge – l’ipertensione arteriosa presentava non poche difficoltà nella cura; oggi non solo è curabile ma anche prevenibile”. È questa infatti una condizione diffusa in tutto il mondo con più alta prevalenza in alcune nazioni africane dove oltre il 45% degli adulti soffre di ipertensione. “In generale – prosegue il medico fasanese – sono, comunque, oltre un terzo degli adulti nel mondo a presentare questo problema e la proporzione aumenta con l’età. Nei paesi industrializzati, mediante alcuni programmi sanitari specifici si è riusciti a ridurre il rischio di morte per patologie legate all’ipertensione. In Italia, secondo le stime, l’ipertensione colpisce circa il 30% della popolazione nella fascia d’età dai 40 agli 80 anni, ma solo la metà sa di essere iperteso e solo 1 su 4 si rivolge ad un medico o fa ricorso alla terapia farmacologia adeguata. Inoltre, dei pazienti trattati solo 1 paziente su 4 raggiunge i valori raccomandati di pressione arteriosa, motivo per cui si rende necessario un impegno maggiore nella gestione dei pazienti ipertesi, considerato che l’utilizzo di un appropriato ed efficace intervento terapeutico riduce sensibilmente l’insorgenza di malattie cardiovascolari”. La Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) si è data l’obiettivo di aumentare sensibilmente la percentuale di pazienti con un soddisfacente controllo della pressione arteriosa , attraverso un’azione incisiva per migliorare la consapevolezza sulle cause e sulle conseguenze di questa condizione e fornire indicazioni su come prevenirla e su come evitarne le complicanze. “Un ruolo importante nella prevenzione e nella cura dell’ ipertensione – precisa il dott. Pace – è svolto dai medici di famiglia vero riferimento dei pazienti. Gli stessi possono contare sul contributo multidisciplinare di specialisti ambulatoriali ed ospedalieri considerato che l’interesse verso l’ipertensione arteriosa comprende diverse discipline. Infatti, il Servizio sanitario garantisce approfondimenti diagnostici (esami di laboratorio, esame del fondo dell’occhio, eco-color-doppler cardiaco e vascolare,ecografia addominale,monitoraggio della pressione arteriosa nelle 24 ore ecc.) eseguibili sia in ambulatorio che in day-service dedicato ai pazienti ipertesi. L’auspicio e l’impegno di tutti noi è quello di favorire un più largo accesso allo screening ed alla prevenzione in modo da poter offrire un servizio efficiente ai cittadini ed ai pazienti incidendo nel miglior modo possibile sulla loro qualità di vita. Insieme agli esperti – conclude – approfondiremo con i cittadini le tematiche relative alla prevenzione, diagnosi e terapia dell’ipertensione arteriosa. Sarà pertanto gradita la partecipazione dei cittadini e di quanti comunque ne sono interessati”.

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