Sono stati deliberati dalla giuntaDi Bari, i parametri reddituali minimi e massimi per l’ammissione all’esenzione o alla riduzione del pagamento dei ticket per la mensa scolastica e della tariffa mensile per il trasporto scolastico. «Abbiamo operato una scelta certamente non facile, tenuto conto che dovremo determinare minori entrate, rispetto a quelle preventivate nel Bilancio di previsione approvato nel luglio scorso – afferma il sindaco Lello Di Bari -, però, abbiamo voluto salvaguardare le esigenze delle famiglie a basso reddito che già vivono una condizione difficile a causa della crisi economica generale che sta investendo il Paese-Italia. Già all’indomani delle numerose segnalazioni dei genitori – sottolinea il sindaco – avevamo cominciato ad abbozzare una proposta di revisione dei ticket-mensa e lo avevamo annunciato; adesso, quella proposta è diventata a tutti gli effetti una delibera di giunta». Peraltro, due settimane fa, a Palazzo di città, una folta delegazione di genitori era stata accolta «da me e dal vicesindaco Gianleo Moncalvo – spiega Giuseppe Vinci, assessore ai Servizi sociali – e da quell’incontro, nel quale avevamo voluto ascoltare le istanze dei cittadini sul caro-mensa, è stata successivamente analizzata anche la questione delle tariffe mensili sul trasporto scolastico che avevano subito un ritocco in aumento. Da ciò – afferma Vinci – la nostra scelta di far rientrare nel discorso delle esenzioni e delle riduzioni anche il servizio-trasporto, oltre quello della refezione e, dunque, ieri pomeriggio abbiamo approvato i parametri reddituali minimi e massimi, in base ai quali ammettere le famiglie ad esenzioni o riduzioni. E per evitare discriminazioni tra bambini – sottolinea l’assessore Vinci – sin dal primo giorno di mensa, ossia da lunedì scorso, abbiamo consentito a tutti i piccoli di pranzare, avvertendo di ciò i dirigenti scolastici, in attesa che assumessimo la decisione formale con delibera di giunta sui parametri reddituali per esenzioni e riduzioni-ticket». C’è di più. «Nel discorso sulla mensa scolastica va detto che verranno esentate dal pagamento del ticket quelle famiglie con bambini disabili che frequentano le scuole d’infanzia – afferma Renzo De Leonardis, assessore alla Pubblica istruzione –; un discorso che ci è sembrato giusto per favorire ancora di più la logica della piena integrazione sociale dei piccoli con disabilità che deve essere perseguita dalle scuole – sottolinea l’assessore De Leonardis – e sostenuta da noi Amministrazione comunale con scelte precise: questa assunta ieri ne è un esempio». L’Amministrazione comunale ha così fissato i parametri reddituali: le famiglie con un reddito da 0 a 6mila euro saranno esentate dal pagamento del ticket sulla mensa e della tariffa mensile per il trasporto scolastico; mentre, le famiglie con un reddito compreso fra 6mila e un euro e 12mila euro usufruiranno dell’esenzione parziale, con una riduzione praticamente del 50 per cento rispetto alle tariffe intere; così che per il primo figlio la tariffa mensile per il trasporto costerà 17 euro (invece dei 35), per il secondo figlio 12 euro (invece dei 25) e per il terzo figlio 10 euro (invece dei 20). Il carnet dei 20 buoni per la mensa scolastica costerà per il primo figlio 28 euro (invece dei 56), per il secondo figlio 22 euro (invece dei 44), per il terzo figlio 20 euro (invece dei 40). Rette intere, invece, per tutte le altre famiglie che percepiscono un reddito annuo superiore ai 12mila euro.