Il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, nel pomeriggio di oggi (martedì 2 ottobre) ha rassegnato le dimissioni in forma di protesta contro la Spending Review varata dal Governo Italiano e l’annesso Piano di riordino delle province, secondo il quale la provincia brindisina sarà assorbita da quella di Taranto. I tagli dei trasferimenti del Governo avrebbero imposto a Ferrarese di aumentare le tasse. Ma con le dimissioni e il conseguente commissariamento, la Provincia potrà risparmia (secondo alcune stime) ben 1,2 milioni di euro. L’ultima azione politica di Massimo Ferrarese, prima di dimettersi da presidente, è stata quella di costituire l’ente locale come parte civile del processo giudiziario in corso a carico di alcuni dirigenti Enel e della stessa società che gestisce la centrale termoelettrica in località Cerano nel capoluogo brindisino. La richiesta di risarcimento ammonta a 500 milioni di euro. A proposito di questo, durante la conferenza stampa nella quale ha annunciato le sue dimissioni, Ferrarese ha dichiarato “Non abbiamo atteso che intervenisse la magistratura e abbiamo fatto sì che Enel, investisse 500 milioni in opere di ambientalizzazione”. A conclusione della conferenza stampa, quello che ormai è stato l’ultimo presidente della Provincia di Brindisi, vicino all’UDC, ha annunciato che si candiderà per il Parlamento alle prossime elezioni politiche di Primavera.

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