Il movimento civico “inComune” esprime profonda preoccupazione per l’intenzione dell’amministrazione di alienare alcuni beni di proprietà comunale, in particolare per i locali al piano terreno del complesso delle Teresiane. L’amministrazione, con questo atteggiamento, ribadisce una particolarissima e inedita concezione della valorizzazione di un bene da realizzarsi attraverso la vendita ai pri-vati, invece di provvedere ai necessari investimenti in termini di pianificazione delle attività commerciali, di arredo del centro urbano e di programmazione di eventi cultu-rali. Non si comprende, infatti, l’esigenza di vendere “a tranci” un luogo che richiede solo un serio intervento di rilancio per diventare “il salotto” di rappresentanza in un angolo tra i più pregiati del centro storico, se si eccettua la necessità di ripianare un bilancio venduto come “in ordine” nel corso dell’ultima campagna elettorale, e anzi con un a-vanzo di 4 milioni di euro. L’operazione della vendita dei locali al piano terra delle Teresiane misura, quindi, un ulteriore fallimento dell’amministrazione Di Bari, incapace di produrre sviluppo senza l’intervento salvifico dell’investitore privato e inadeguata a pianificare una crescita omogenea del territorio. Il movimento inComune, nel corso della recente campagna elettorale a sostegno del candidato Sindaco Vito Bianchi, ha presentato una serie di progetti per il centro stori-co realizzabile anche con il sostegno dei privati, ma consapevole del primato della pianificazione pubblica al servizio della comunità. Invita quindi Sindaco e maggioranza a tenere in debita considerazione la possibilità di un incontro chiarificatore che coinvolga tutte le forze politiche e che si ponga come obiettivo la scelta della migliore soluzione per i cittadini.

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