A Fasano ci sono due correnti di pensiero per quando riguarda la “questione ospedale”: c’è chi dice che è falso che possa chiudere l’Ospedale “Umberto I” e chi addirittura dice che l’Ospedale è stato già chiuso sulla carta e pertanto non c’è più nulla da fare per salvarlo. Entrambe le correnti di pensiero sono errate. L’ospedale “Umberto I” è sì destinato alla chiusura, probabilmente a metà del 2012, ma se la città dovesse mobilitarsi, la situazione, come già accaduto altrove, potrebbe mutare se non addirittura migliore. Nardಠsi è mobilitata, Conversano si è mobilitata e l’ormai imminente chiusura dell’ospedale locale è stata “congelata” in attesa di altre soluzioni. Questo è l’obbiettivo del Comitato Popolare Permanente in Difesa dell’Ospedale di Fasano: mobilitare la città , e di far sentire il fiato addosso ai tecnici dell’ASL brindisina e soprattutto della Giunta Regionale pugliese. E’ stata convocata un assemblea pubblica presso la Sala Rappresentanze del Palazzo di Città di Fasano, alle ore 19,00, di domani 29 dicembre 2011. In questa assemblea, sono stati invitati ufficialmente con lettera consegnata a mano, tutte le associazioni cittadine che erano raggiungibili attraverso recapiti attivi. Sindacati e associazioni di categoria, parrocchie e tutti gli altri Enti ecclesiastici, associazioni culturali, di promozione sociale, sportive e di volontariato, e i partiti politici, compresi il Senatore Latorre e l’assessore regionale Fabiano Amati. In pratica è stato interessato tutto il territorio, dalle frazioni collinari a quelle marinare, dalle frazioni della piana al centro urbano. Infatti, il comitato ha come obbiettivo primario, la tutela della salute di tutti i cittadini e per questo è propenso, sennಠaddirittura promotore, della realizzazione di una nuova grande struttura ospedaliera intercittadina prevista nei pressi della frazione di Speziale, oppure il nuovo ipotetico “presidio ospedaliero di Egnazia” a metà strada fra Fasano e Monopoli. Per far sì che il progetto di un nuovo ospedale sia realizzabile è indispensabile se non consequenziale, la salvaguardia dell’attuale Ospedale “Umberto I”. Si spera in una massiccia presenta di cittadini attivi e motivati.

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