La Croce Rossa Italiana, Comitato provinciale di Brindisi, in occasione dei 40 anni dalla tragedia della nave Heleanna, vuole ricordare le vittime nel naufragio, ma anche il grande impegno che in quell’occasione profusero i volontari dell’associazione. Sulla nave, battente bandiera greca, che incrociava al largo di Brindisi, si sviluppಠun grosso incendio. I morti furono 34 di diverse nazionalità , i feriti ben 271. La Croce Rossa Italiana, di concerto con la Prefettura, mise a disposizione tutti i propri volontari, impegnati in diverse mansioni. L’associazione, con le sue diverse componenti, si occupಠdi tutto l’aspetto sanitario: dal primo soccorso in loco, al trasporto in ospedale, un servizio questo effettuato soprattutto dai Volontari del Soccorso. Le telefoniste, impegnate a interfacciarsi con le diverse ambasciate europee, erano delle Infermiere Volontarie di Croce Rossa, esperte nelle diverse lingue e le stesse Infermiere si occuparono di riaccompagnare uno ad uno tutti i superstiti nelle nazioni di appartenenza, consegnandoli alla frontiera ad altro personale della Croce Rossa di quello Stato. Lo stesso personale CRI svolse il delicato compito di accompagnare i parenti delle vittime al riconoscimento delle salme, come pure di ricongiungere i nuclei familiari. “Fu una vera tragedia ” ha dichiarato il Commissario Provinciale della Croce Rossa di Brindisi, Isa Pecoraro- perಠin quelle ore terribili, la città e i nostri volontari diedero grande prova di solidarietà e di efficienza. Alcuni di quei volontari fanno ancora parte della Croce Rossa; a loro, come agli altri, spetta un giusto riconoscimento, nella ricostruzione storica degli avvenimenti di quel 28 agosto, anche e soprattutto per guardare avanti e rinnovare l’impegno in favore di chi ha bisogno.”

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