E’ stata una lotta tra giganti della Montagna che a Fasano hanno dato il loro meglio nella 50° Coppa Selva di Fasano, valida come terza tappa del Campionato Italiano della Montagna. Giuseppe Colucci, presidente della Egnathia Corse che organizza l’evento, non poteva chiedere di meglio per festeggiare il 50° anniversario con la sua gara. Ma la festa, oggi, è stata per tutti i fasanesi, che nell’arco di 61 anni (la prima edizione è del 1946) hanno vissuto con il mito di una competizione di cui si ritengono, a ragione, proprietari e custodi. Il distacco tra il trentino Christian Merli e il suo compagno di team, il fiorentino Simone Faggioli,aveva confermato nella prima manche quanto fosse difficile, oggi, conquistare la Coppa Selva numero 50. Lo scarto tra le Osella PA21/S dei due piloti in testa alla classifica era di appena 74 centesimi, con Faggioli in netto recupero dopo aver migliorato l’assetto della sua vettura. Quest’ultimo aveva preannunciato, al termine delle prove ufficiali di ieri, che la giornata di gara non sarebbe stata a fatto facile, per chiunque. E infatti non lo è stata proprio per Merli, rimasto vittima di una toccata in chicane nella seconda manche. Proprio il pilota che fin dalle prove si era segnalato come il più probabile vincitore, è incappato nelle insidie della Selva. Che ha premiato invece Faggioli, ovvero colui che aveva iniziato questa gara afflitto dai maggiori problemi di messa a punto. Nel Gruppo N il pescarese Roberto Chiavaroli (BMW M3), il veneto Lino Vardanega (BMW M3) e il fasanese Oronzo Montanaro (Renault Clio) hanno invertito in prima manche l’ordine dei valori espressi nelle prove di ieri, dove era stato il pilota locale a risultare il più veloce. Ha infine prevalso Vardanega, che nella seconda salita ha rimontato il distacco da Chiavaroli. Il Gruppo A resta dominio del bolzanino Rudi Bicciato, ancora una volta imbattibile sui tornanti della Selva. Oggi ha segnato il tempo di 5’22″51, staccando di ben 12″95 il più vicini avversario, il calabrese Bruno Crucitti (Peugeot 106). In classe E1, che comprende le vetture reduci dai campionati internazionali Turismo in circuito, è stato interrotto il dominio delle due Alfa Romeo 155 GTA, che il calabrese Eugenio Molinaro e il teramano Roberto Di Giuseppe avevano portato al vertice nelle prove di ieri. Autore di questo risultato è stato il romano Marco Iacoangeli (BMW 320 I), che ha staccato di 5″89 Molinaro, mentre Di Giusepe si è fermato per problemi al motore. Grande ammirazione hanno continuato a riscuotere le GT. Tra queste la Ferrari 550 del campano Piero Nappi resta la più desiderata e la più veloce per il cronometro. Ma, alle verifiche di fine gara, una irregolarità al cassoncino di aspirazione del motore ha provocato l’esclusione dalla classifica di Nappi, consegnando la vittoria a al teramano Marco Gramenzi e alla sua Chrysler Viper. Tra le monoposto ha prevalso il calabrese Rosario Iaquinta (LolaZytek), manche ha recuperato il distacco inflittogli nella prima salita dal toscano Franco Cinelli (LolaMugen). Iaquinta, nella sua rimonta, è risalito fino alla seconda posizione assoluta, occupata davanti alla BredaBMW del conterraneo Carmelo Scaramozzino. La Egnathia Corse ha organizzato ancora una volta una manifestazione esaltante, per il pubblico e per quanti vi hanno partecipato, compresi i “soliti VIP”. Raccomandati? Tutt’altro: VIP come i comici Uccio De Santis e Umberto Sardella, o come gli attori Raffaello Balzo, Giorgio Pasotti e Francesco Vitiello hanno stavolta dovuto lavorare, anche se solo al volante, per tenere in pugno le Mazda MX5 messe a loro disposizione dalla Block Shaft. Collegamento TV per la sortita di tanto personaggio: in una scena da irresistibile cabaret, Gabriele Cirilli si è travestito da team manager di Bassi per spiegare a Simona Ventura, in diretta da “Quelli che il calcio”, i segreti della guida. Si dice così quando si consegna al futuro un’opera degna di essere ricordata. La Coppa Selva di Fasano è ora un libro dal titolo “50 volte FasanoSelva”, raccolta di cronache e aneddoti sulla gara, scritto dal giornalista Zino Mastro e pubblicato da Faso Editrice di Fasano. Infine un tributo ai nostri tecnici, speaker e collaboratori che come ogni anno hanno assicurato 16 ore di diretta radiofonica in occasione della manifestazione a quanti seguivano la nostra emittente tramite fm o tramite streaming su internet.

Lascia un commento

Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza sul nostro sito web. Clicca su Accetto per non visualizzare più questo avviso.