La lettera che sta alla base della narrazione del romanzo “Le frontiere dell’inquietudine” (Schena editore), è quella autentica inviata al parroco di Savelletri, nell’immediato dopoguerra da un ufficiale italiano fuggito dall’Albania per non cadere prigioniero dei tedeschi. Salvato, insieme ai suoi compagni di avventura, dalla Divina Provvidenza dopo essere stati in balia…
