Appuntamento domani, venerdì 29 novembre, con l’artista nigeriano e la MSP Band per la presentazione del progetto musicale Power Of Rhythm.
Continuano gli eventi del festival “Tempeste – Immagini, suoni e racconti dal Mediterraneo”, con una serata di musica afrobeat/pop elettronica dell’artistya nigeriano Spiff Onyuku, che con la sua band si esibirà venerdì 29 novembre alle ore 20:30 nella location del Teatro Sociale.
L’artista e compositore noto a Delta State (Nigeria), accompagnato dalla MSP Band composta da Giuseppe Porcelli alla chirtarra, Andrea Mattoni al piano, Juan Carlos Rondon al basso, Giuseppe Sabatelli al saxsofono e Michele De Musso alle percussioni, presenta il progetto musicale Power Of Rhythm, nato dal desiderio di coniugare la tradizione originaria, come nativo di un paese africano, e lo studio che oggi l’artista sta portando avanti, nella musica elettronica.
È un viaggio in nuove forme della ritmicità e della musicalità. Infatti, tale progetto, prende avvio dalle sonorità ritmiche dell’Afrobeat nigeriano (portate nei suoi elementi originari), che incontrano e si integrano con le risonanze Afropop (grazie all’incontro con lo stile occidentale), e si addentrano nelle esplorazioni di nuove frontiere sonore con la contaminazione dell’elettronica. Questo progetto, dunque, nato da una ricerca minuziosa di modalità espressive variegate, offre un’esperienza sonora unica, dalla tessitura internazionale, che strutturandosi sulla fusione di generi musicali e tecniche esecutive differenti (Afrobeat, Afropop, elementi elettroacustici), punta ad una potenza evocativa ed espressiva innovativa.
Il tutto amplificato dalla vivace energia della esecuzione dal vivo. In questo scenario, il ritmo costituisce la base potente e costante di ogni composizione: ritmo concitato ed eccitante a volte, o ritmo lento e cullante altre. In un clima di divertimento e libera espressione della propria energia vitale, il ritmo ha il potere di creare un senso di unità e condivisione. A Spiff Onyuku piace raffigurare questo progetto come un canale che permette e facilita un dialogo tra chi suona e chi ascolta, e viceversa, e nel quale interagire ed integrarsi reciprocamente. Convinto del potere del ritmo e della musica di valicare ogni confine, il compositore ritiene che tutti possono godere e lasciarsi coinvolgere da questa straordinaria esperienza.
Una “esperienza umana” e non solo “musicale” per tutti i membri del contesto (musicisti e partecipanti), nel quale il ritmo funge da elemento legante, essenziale ai fini dell’integrazione.
Tutti gli eventi del festival “Tempeste – Immagini, suoni e racconti dal Mediterraneo” sono ad ingresso gratuito.