“Impariamo a Comunicare: l’importanza delle competenze comunicative”

Si è svolto lunedì 25 marzo nella sede del CIF di Fasano il secondo incontro di “Educhiamoci – alla scoperta del mondo infantile”, un percorso formativo per conoscere e scoprire i meccanismi che riguardano i processi evolutivi, comportamentali ed emotivi dei bambini, nato dalla collaborazione con l’associazione “Humanamente” e che rientra nel cartellone del 70° anniversario della presenza del CIF a Fasano.

A introdurre l’argomento di tale appuntamento, “Impariamo a Comunicare: l’importanza delle competenze comunicative”, che ha visto la partecipazione tra il pubblico di numerosi genitori e insegnanti, è stata la prof.ssa Mina Corelli, vicepresidente del CIF, la quale ha spiegato che <<Il tema della comunicazione è molto importante soprattutto per gli insegnanti in quanto bisogna saper trasferire il sapere agli alunni in maniera efficace>>.

A seguire il dott. Luigi Pugliese, psicologo e presidente di “Humanamente”, ha approfondito il tema dell’incontro partendo dal significato della parola “comunicare”: donare qualcosa all’altro. Uno scambio caratterizzato da elementi verbali, non verbali e paraverbali (volume, tono e ritmo). La comunicazione non verbale che comprende i movimenti del corpo, l’espressione e l’aspetto, caratterizza ogni persona e condiziona l’efficacia di un processo comunicativo. Il dott. Pugliese ha sottolineato, inoltre, che esistono tre diversi stili comunicativi: passivo quando si ha la tendenza ad evitare le responsabilità e i conflitti; aggressivo porta a dominare e svalutare gli altri; assertivo permette di esprimere idee, sentimenti e bisogni e di affermare i propri diritti considerando quelli altrui. L’ultimo modello è quello cui si dovrebbe ambire, in particolare con i bambini. Una comunicazione efficace che si completa quando si utilizza un ascolto attivo che consiste nel riflettere su cosa ci vuole dire il bambino, senza aggiungere altro permettendogli di sentirsi compreso e libero di esprimersi. Molto importante è anche l’utilizzo dei “messaggi-IO”, una comunicazione basata sull’assenza del giudizio che dà la possibilità ai bambini di capire gli effetti e i sentimenti che il suo atto procura negli altri. Bisogna poi fare molta attenzione ad alcune “barriere” che peggiorano la comunicazione come dare ordini, minacciare, fare la predica, offrire soluzioni, giudicare, ridicolizzare, fare troppi apprezzamenti, indagare e minimizzare il problema. Un linguaggio della non accettazione, definito come un “linguaggio del rifiuto” che si contrappone alla comunicazione efficace.

Il prossimo appuntamento è previsto per lunedì 22 aprile con “Attenti alla Rete: rischi e potenzialità della tecnologia” durante il quale si forniranno informazioni utili sul corretto utilizzo della tecnologia.

Per avere maggiori informazioni sul progetto è possibile contattare l’indirizzo mail cif.fasano@gmail.com.

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