La missione Ax-3 dell’azienda statunitense Axiom Space porta nello spazio un po’ di Fasano: l’astronauta italiano indossa una tuta progettata da una startup con sede a Fasano.
A bordo della navicella un equipaggio interamente europeo: quattro uomini tra cui l’astronauta italiano Walter Villadei, colonnello dell’Aeronautica Militare, che resterà in orbita di due settimane. L’ufficiale condurrà diversi esperimenti scientifici in microgravità legati alle attività umane nello spazio, alcuni dei quali in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
E’ una startup pugliese, la REA Space, giovane impresa che ha sede a Fasano a fornire al colonnello Villadei una speciale tuta,la EMSi, sigla di Electrical Muscle Simulation: una tuta per attività intraveicolari nello spazio, sviluppata con il supporto del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione (DEI) del Politecnico di Bari, in grado di riprodurre lo stesso stimolo muscolare sul corpo umano che avviene sulla Terra, simulando di fatto la gravità in sua assenza
REA Space testerà la tuta tramite un avanzato sistema di controllo elettronico, EMSi raccoglierà tutti i dati sull’attività muscolare dell’astronauta, che effettuerà esercizi specifici durante il volo nel modulo spaziale. Inoltre, grazie ad un tessuto speciale in grafene e fibra di carbonio, l’innovativa tuta produrrà una compressione differenziale sui muscoli dell’astronauta per favorire la corretta distribuzione dei fluidi corporei, oltre a garantire comodità, libertà di movimento e antibattericità per effetto del trattamento agli ioni d’argento.
“Da pugliese – dichiara Flavio Augusto Gentile, co-fondatore e ceo di REA Space – sono estremamente orgoglioso di quello che stiamo facendo. Il momento positivo di REA s’incastra perfettamente con quello molto florido per tutto l’aerospace pugliese. È un privilegio poter raggiungere degli obiettivi così prestigiosi facendolo nella propria terra. Tutto ha dell’incredibile, ma proprio per questo lo abbiamo fatto”.
Insomma, un motivo di orgoglio per i fasanesi che in questi giorni avranno un motivo in più per guardare il cielo dove, in orbita in una navicella spaziale, c’è un po’ di Fasano, grazie all’ingegno e alle intuizioni di giovani ingegneri che hanno messo a punto una tuta che potrebbe rivoluzionare e migliorare le condizioni di vita degli astronauti che affronteranno nei prossimi anni viaggi sempre più lunghi e complessi.