I due punti in cui l’Arpa Puglia ha riscontrato valori di proliferazione molto abbondante dell’alga tossica sono la zona nelle vicinanze del depuratore di Forcatella (dove già vige il divieto di balneazione) e nella zona prospicente il Faro.

Con una nota dell’ASL Brindisi comunica che nell’ambito dei controlli routinari effettuati sulle acque di balneazione nella quindicina di luglio 2023, l’Arpa Puglia ha riscontrato valori di proliferazione molto abbondante di “Ostreopsis Ovata” (alga tossica) nel punto di prelievo antistante la zona nelle vicinanze del depuratore di Forcatella (dove già vige il divieto di balneazione) e nella zona prospicente il Faro.

Il Dipartimento di Prevenzione Azienda Sanitaria Locale Brindisi informa che l’Ostreopsis Ovata è un’alga microscopica che vive comunemente nei mari tropicali; condizioni climatiche ottimali favoriscono lo svilupparsi di quest’alga anche alle nostre latitudini.

LA SINTOMATOLOGIA
Febbre > 38°, Faringite, Tosse, Disturbi respiratori, Cefalea, Nausea, Raffreddore, Congiuntivite, Vomito, Dermatite.
I sintomi si presentano dopo alcune ore (circa 4-6 ore) e regrediscono dopo 24-48 ore.
La sintomatologia si può manifestare anche senza necessariamente essere venuti in contatto con l’acqua perché il vento può trasportare le goccioline.

Si raccomanda, nel caso di sospetta presenza di alghe tossiche, di evitare di bagnarsi con l’acqua marina e di allontanarsi dalla spiaggia. Tale raccomandazione vale in particolare per soggetti affetti da disturbi di tipo respiratorio (ad esempio gli asmatici) e per coloro che, abbiano avvertito in spiaggia, o nelle zone circostanti, sintomi di irritazione alle vie respiratorie, lacrimazione agli occhi o altri disturbi.

È stato accertato che sono sufficienti spostamenti di alcune decine di metri per eliminare o attenuare tali malesseri e, in alcuni casi, i disturbi si risolvono soggiornando in locali dotati di impianto di condizionamento.

Qualora i disturbi dovessero perdurare o aggravarsi, è opportuno consultare il medico curante o recarsi al presidio di guardia medica turistica od al più vicino pronto soccorso.

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