Il quinto spettacolo in cartellone, in programma sabato 6 novembre alle 21.00, tratta di una “Tragedia naturalistica”. Al Teatro Sociale la Compagnia Giardini dell’arte di Firenze racconterà il dramma della contessina Julie.

 Arriva il turno del genere noir nel cartellone del XII Festival teatrale Di scena a Fasano.
Sabato 6 novembre, con inizio alle ore 21.00, la compagnia fiorentina Giardini dell’arte porterà in scena uno spettacolo che si preannuncia al cardiopalma.

“Signorina Julie” è il capolavoro di August Strindberg scritto nel 1888. L’opera nacque inizialmente come romanzo ma essa fu ritenuta oscena e proibita dalle autorità svedesi che pertanto la censurarono.

In seguito venne realizzato un adattamento teatrale e lo spettacolo riuscì a debuttare, non con poco clamore e scandalo, a Berlino nel 1892 e l’anno successivo a Parigi.

Strindberg porta in scena una “Tragedia naturalistica”, rappresenta con empatia la guerra tra i sessi, il rapporto servo-padrona, un autoritratto inconscio, un viaggio all’interno di due anime che si misurano con i loro sogni, la loro animalità, il loro istinto di morte.

Il dramma della contessina Julie, la ragazza che prima provoca e irretisce il servo Jean, e poi si ritrova prigioniera della trappola che essa stessa ha fatto scattare, si impone per la sua violenza interiore, la sua inesorabile crudezza.

Una pièce forte, a tratti macabra e dal forte tenore emotivo, che concederà al pubblico del Socialeuna serata di suspance, di introspezione e analisi, alla scoperta delle viscere più recondite della psiche umana.

Di seguito la sinossi del quinto spettacolo in concorso:
La storia della contessina Julie e del servo Jean è uno schema che salta continuamente, è lo sconvolgimento dalle conseguenze che il battito accelerato della follia erotica di una notte di mezza estate, trasforma in crudeltà.

Julie provoca Jean e si ritrova vittima della stessa trappola che ha fatto scattare. In un vortice di sensualità, violenza interiore, crudezza intrisa di follia, il dominante e il dominato si invertono continuamente. Il confronto fra i due non è solo lotta di classe, ma anche una battaglia fra i sessi per il potere e il dominio morale.

Julie suscita disapprovazione per il suo comportamento, ma anche compassione e comprensione per la sua solitudine e per la sua disperazione piena d’orgoglio.

L’unico obbiettivo di Jean è l’ascesa sociale. I suoi modi da incantatore lo rendono affascinante, e oscilla fra l’ammirazione e l’odio per i superiori.

Kristine, il terzo personaggio della storia, presunta fidanzata di Jean, è una schiava ottusa, rimpinzata di morale e religione, che non si ribella alla tresca fra Julie e Jean, perché il suo posto è più in basso, e li deve restare.

Entrare nel mondo di Strindberg, è una sfida ma anche un privilegio. “Signorina Julie” è il teatro, è il farsi accompagnare dall’autore fra le lacune di esseri umani squilibrati, imbrigliati dalle loro solitudini e dalle loro angosce, appesi fra la vita e la morte.

Sarà possibile assistere allo spettacolo prenotando i biglietti oppure acquistandoli, compatibilmente con la disponibilità in sala, direttamente al botteghino del Teatro Sociale a partire dalle ore 20.00 di sabato 6 novembre.

Porta 20.30 – Sipario ore 21.00

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