Per il loro impegno a salvaguardare la libertà di parola – Il Circolod ella Stampa di Fasano con una nota sottolinea l’importanza del riconoscimento assegnato per la prima volta a dei giornalisti.
Il premio Nobel per la pace è andato quest’anno a due giornalisti, la filippina naturalizzata statunitense Maria Ressa ed il russo Dmitry Muratov per il loro impegno nel “salvaguardare la libertà di parola, una condizione fondamentale per la democrazia e la pace”. Lo ha annunciato ieri, venerdì 8 ottobre, la presidente del comitato per il Nobel Berit Reiss Andersen.
Il Circolo della stampa di Fasano, presieduto da Donato Mancini,  sottolinea l’importanza del riconoscimento, assegnato per la prima volta a dei giornalisti dal 1935, quando il premio Nobel per la pace fu assegnato al tedesco Carl von Ossietzky che aveva svelato il piano segreto per il riarmo della Germania.
Maria Ressa, cofondatrice del sito Rappler, ha condotto una serie di inchieste sulle esecuzioni extragiudiziarie ordinate dal presidente filippino Duterte nella sua campagna contro spacciatori di droga e tossicodipendenti e per questo è stata arrestata più volte a Manila. Il russo Moratov è il direttore della Novaya Gazeta, il giornale per il quale lavoravano ben sei reporter uccisi dal 2000 al 2009 per aver svolto inchieste e dato notizie fastidiose per i potenti. Tra le vittime la celebre Anna Politkovskaya, uccisa nel 2006.
Il Circolo della Stampa ricorda che “mantenere la schiena dritta” è fondamentale anche per i giornalisti che lavorano in provincia: per il bene della democrazia, e non solo per il proprio lavoro.

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