Nella zona dei resort di Savelletri precipita un aereo leggero decollato dall’aeroporto di Bari: muoiono pilota e giovane allievo. In corso di accertamento le cause dell’incidente.

La procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta ipotizzando, al momento a carico di ignoti, il disastro colposo e il duplice omicidio colposo, per accertare le cause della caduta dell’aero veicolo dell’ultraleggero precipitato martedì 20 luglio pomeriggio nelle campagne di Savelletri, nella zona zona in cui sorgono i resort di lusso. Due sono le vittime: il pilota, ritenuto un  esperto, Francesco Passeri, 33 anni, originario di Castellaneta (Taranto) e residente a Bari, e l’allievo Giuseppe Catano, 28anni di Canosa. Il pubblico ministero  ha disposto l’autopsia. Una inchiesta parallela è stata avviata dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo.

L’ultraleggero, un Piper PA-28, era decollato da Bari intorno alle ore 15,00. Mezz’ora dopo l’incidente all’altezza di Savelletri dove le condizioni meteo non erano avverse: solo un leggero vento da nord. Si tiene in considerazione l’ipotesi che possa essere stato tentato un atterraggio di emergenza. La zona in cui è precipitato l’ultraleggero è effettivamente abbastanza ampia: un’area di campagna che probabilmente avrebbe consentito una manovra di quel genere in sicurezza. Alcuni contadini che si trovavano sul posto, hanno segnalato di aver visto un aereo biposto perdere quota. E di aver notato che prima di precipitare è entrato in contatto con un cavo dell’alta tensione. I due occupanti sono stati sbalzati all’esterno dopo l’impatto al suolo e sono deceduti sul colpo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Monopoli, diverse pattuglie delle forze dell’ordine, oltre alle ambulanze del 118.

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