In occasione della Giornata Mondiale dedicata all’Endometriosi, oltre ad aver illuminato di giallo Palazzo di Città, l’Amministrazione comunale, nella persona dell’Assessore alle Politiche Sociali Angela Carrieri, ha pensato di affrontare questo importante tema, attraverso i consigli di giovani professioniste che da anni si occupano di questa patologia.

L’endometriosi – sostiene l’Assessore Carrieri – è una malattia infiammatoria cronica dovuta alla presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero.

Si tratta di una malattia invalidante causata dalla presenza di dolore cronico e persistente anche durante i normali atti quotidiani. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse, ma una diagnosi tempestiva e relativo trattamento possono migliorare la qualità di vita e prevenire effetti collaterali”.

 “L’Endometriosi è una malattia che mette in discussione l’identità della donna nel senso più intimo. – spiega la  dott.ssa Angela Monceli, psicologa e psicoterapeuta –  Le difficoltà di diagnosi e la forzata convivenza col dolore cronico per chi è sintomatica, comportano vissuti di inadeguatezza, disagio, ansia, depressione.
È importante un supporto psicologico per contenere queste difficoltà emotive che inevitabilmente influenzano anche la sfera della sessualità di coppia”.

La fisioterapia in caso di endometriosi ha un doppio ruolo – sostiene la  dott.ssa Nadia Laterza Fisioterapista specializzata in neuro riabilitazione e riabilitazione dei disordini pelvi perineali-: aiutare la paziente nel post operatorio per eliminare le aderenze e ripristinare l’elasticità dei tessuti e lavorare sulla gestione dei sintomi: dal dolore mestruale al dolore pelvico, alla gestione della vescica iperattiva fino al trattamento dell’ipertono È importante che ci sia interruzione del circolo vizioso dolore -ipertono – aumento del dolore. Sicuramente non è risolutiva ma decisamente  un valido aiuto per la donna”

L’endometriosi colpisce in Italia circa 3 milioni di donne ed è anche causa del 30-40% dei casi di infertilità femminile. Può essere gestita e meglio controllata, soprattutto nella sua sintomatologia tipica, il dolore, anche a tavola. –  sostiene la dott.ssa Marycarmen Barnaba – biologa nutrizionista. È possibile infatti alleviare il dolore prediligendo il consumo di quegli alimenti e spezie che riducono il processo infiammatorio tipico dell’endometriosi nonché il consumo di alimenti ricchi in Vitamine A, C ed E coinvolte nell’ottimale risposta immunitaria del nostro organismo.

L’endometriosi è inoltre una patologia che determina anche un forte aumento degli ormoni estrogeni nel sangue e pertanto sarebbe opportuno in tal senso, non solo preferire il consumo di alimenti (es. carne) proveniente da allevamenti biologici ma anche con attività depurativa sul fegato oltre a controllare l’equilibrio della flora batterica intestinale nonché dei valori ematici di glucosio ed insulina. Queste sono alcune delle principali aree di intervento nutrizionale per la donna con endometriosi, per un approccio che va sicuramente adattato in base alle esigenze e caratteristiche tipiche di ogni donna”.

Resta senza dubbio fondamentale non lasciare mai nulla al caso, – conclude l’Assessore Carrieri – è importante saper ascoltare il proprio corpo, notare eventuali cambiamenti, non ricorrere direttamente all’antidolorifico ma andare a fondo alla vera causa del dolore.

Ringrazio la dottoressa Nadia Laterza, la dottoressa Marycarmen Barnaba e la dottoressa Angela Monceli per aver voluto condividere queste informazioni e consigli; sono certa che torneranno utili a tante donne della nostra comunità”.

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