Le dichiarazioni del sindaco Francesco Zaccaria e dell’assessore alle pari opportunità Cinzia Caroli.

Nei giorni scorsi la Regione Puglia ha comunicato che la proposta progettuale presentata dall’Amministrazione Comunale di Fasano nell’ambito del Bando denominato Discrimination free, è stata ammessa ad un finanziamento di 150.000 euro. Il progetto è finalizzato alla realizzazione di precisi interventi volti al contrasto delle discriminazioni di genere.
Sono estremamente soddisfatta di questo risultato– afferma l’Assessore alle Pari Opportunità Cinzia Caroli-, in quanto la situazione delle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza (CAV) presenti sul territorio davvero è allarmante e desta tanta preoccupazione (solo nel 2016 si sono registrati 1570 casi di donne che si sono rivolte ai 24 CAV presenti sul territorio regionale). Si tratta certamente di lavorare sulla prevenzione ma anche sul recupero di alcune situazioni in cui l’annientamento psicologico delle donne (spesso giovani) conduce sempre più facilmente ad una condizione di dipendenza, di paura e di immobilità. Con questo progetto tenteremo di ridare fiducia a queste donne, di restituire loro la possibilità di guardare al futuro con autonomia e un senso di indipendenza e di rispetto per se stesse come donne e come madri. Il nostro progetto che si chiama “Il food: strumento di integrazione sociale” ha un impianto abbastanza complesso e contemporaneamente molto completo, prevede l’attuazione di percorsi di istruzione e formazione professionale, nonché di avvio al lavoro per consolidare il livello delle competenze di base e favorire opportunità di inserimento lavorativo. L’obiettivo è quello di promuovere in queste persone un reale senso di autodeterminazione uscendo dalla spirale cronica in cui troppo spesso ci si trova intrappolate”.
Sono  molto contento che la Regione abbia valutato positivamente la nostra proposta progettuale ed abbia deciso di finanziarla– afferma il Sindaco della città Francesco Zaccariaquesto progetto, che peraltro vede l’utilizzo di un immobile confiscato, rappresenta un grande passo verso la promozione di percorsi che mirano innanzitutto a ridare dignità e in particolare serenità a chi per troppo tempo ha subito violenza e vessazioni di qualsiasi genere. È dovere di un’amministrazione avere a cuore questo tipo di situazioni, di cui purtroppo conosciamo solo la punta dell’icerberg (in termini di dati); il progetto è stato seguito passo passo e sarà monitorato con cura durante la fase di realizzazione e di valutazione finale”.

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