Iniziativa della locale sezione della società di Storia patria e della confraternita di san Francesco da Poala e S. Maria de La Salette per il 2 maggio

Prosegue l’attività della Società di Storia Patria per la Puglia, sezione G. Marangelli di Fasano, volta alla conoscenza e alla divulgazione del patrimonio culturale, con la promozione di un incontro di carattere storico-artistico dedicato a San Francesco da Paola, titolare del seicentesco ex-convento e dell’annessa chiesa barocca che s’innalzano maestosi in largo Aldo Moro: solo una piccola cappella extra-moenia, nel 1683, poi romitorio con ospizio e infine, nel 1716, importante monastero.

L’incontro dal titolo “San Francesco da Paola nell’iconografia artistica a Fasano. 1519-2019 In occasione delle Celebrazioni per i 500 Anni di Santità” si svolgerà il 2 maggio, alle ore 19,30, nella chiesa francescana, con il patrocinio del Comune di Fasano e la relazione della prof.ssa Maria De Mola, storica dell’arte, presidente della locale sezione della Società di Storia Patria.

Ambiziose direttive culturali inseriscono l’evento nell’ambito de INCONTRI E CONTAMINAZIONI: LA STORIA DI FASANO TRA EUROPA E MEDITERRANEO, un progetto che l’Associazione persegue confrontando la città e il territorio con altri patrimoni di conoscenze, e dove le nostre vicende storiche si congiungono ad esperienze di più ampio respiro geografico.

L’occasione sono le Celebrazioni per il V centenario della Canonizzazione del Santo calabrese, proclamata da papa Leone X il 1 maggio 1519, alle quali partecipa la Confraternita omonima cittadina, presieduta da Francesco Bongiorno, che sostiene l’iniziativa. Una lunga storia di fede, devozione e arte, quella tra san Francesco da Paola e Fasano, che ha visto il culto diffondersi in tutto il territorio anche grazie al protettorato sulla gente di mare e sui lavoranti nei frantoi.

Il Santo nasce a Paola, in Calabria, il 27 marzo 1416. Fin da piccolo è particolarmente attratto dalla pratica religiosa, evidenziando le sue attitudini mistiche e i fenomeni soprannaturali che lo accompagneranno durante tutta la vita. Dopo un pellegrinaggio ad Assisi, inizia la vita eremitica; nel 1435, altri religiosi si uniscono a lui, identificandolo come guida spirituale. Il 17 maggio 1474, papa Sisto IV riconosce ufficialmente il nuovo ordine e gli eremitaggi, sul modello di quello di Paola, fioriscono in Calabria e in Sicilia. Diffusa dai mercanti napoletani, la fama del monaco taumaturgo giunse in Francia, alla corte di Luigi XI, allora infermo, il quale chiese a papa Sisto IV di far arrivare l’Eremita al suo capezzale. Fu l’inizio del “capitolo diplomatico” della vita di Francesco che vive a lungo a Tours, dove muore il 2 aprile 1507 a ben 91 anni. Dalla Francia, la Congregazione calabrese si internazionalizza diffondendosi in tutta Europa, favorendo la sua beatificazione (7 luglio 1513) e la sua canonizzazione (1 maggio 1519) avvenuta a soli dodici anni dalla morte.

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