Nell’ambito del percorso di riflessione della zona pastorale di Fasano sul tema “Ci interpellano le dipendenze?” – Venerdì 22 marzo alle ore 19,30 nella chiesa di San Giovanni Paolo II a Fasano

Prosegue venerdì 22 marzo presso la chiesa parrocchiale di san Giovanni Paolo II in via degli Astronauti con inizio alle ore 19,30 il percorso di riflessioni  messo a punto da tutte le parrocchie del territorio di Fasano; il tema del prossimo incontro è “Per una Chiesa a servizio della dignità e della libertà dell’uomo” e ha come relatore mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojanononché figura di spicco della Chiesa  noto per le sue lotte contro la ‘ndrangheta nel periodo in cui è stato vescovo di Locri.

Mons. Bregantini è nato a Denno, in provincia ed arcidiocesi di Trento nel 1948. E’ divenuto presbitero nel 1978; a Bari, ha insegnato storia della Chiesa presso l’arcidiocesi di Bari-Bitonto. Per molti anni è parroco nella parrocchia di san Cataldo a Bari. Nel 1994 papa Giovanni Paolo II lo ha  nominato vescovo di Locri-Gerace; dal 2007 è arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano. Ha acquistato notorietà anche civile, inserendo nella sua azione pastorale una coscientizzazione del popolo che in concreto significa dura ed efficace opposizione alla ‘ndrangheta. Nel corso del suo episcopato nella diocesi calabrese ha comminato la scomunica a «coloro che fanno abortire la vita dei nostri giovani, uccidendo e sparando, e delle nostre terre, avvelenando i nostri campi», in riferimento alla distruzione da parte delle cosche di alcune serre del Progetto Policoro, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana.

L’incontro di venerdì 22 marzo che vedrà la presenza di mons. Giuseppe Favale, vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli, rientra nel ciclo di riflessioni che la chiesa locale ha deciso di operare quest’anno e l’anno prossimo per vivere un percorso di conoscenza, di valutazione e di azione per contrastare una dipendenza o un altro problema sociale, con la concretezza e la gioia del Vangelo, coinvolgendo le parrocchie, le zone pastorali, i gruppi giovanili e non le associazioni, movimenti e l’intera cittadinanza. Il tutto nasce dalla costatazione dell’enorme volume di denaro che viene utilizzato per il gioco d’azzardo, con dati che pongono Fasano in testa tra i comuni della provincia di Brindisi per quanto riguarda la quota pro capite spesa in macchinette da gioco.

Tuttavia impegnarsi nel campo della lotta alle dipendenze (che non è solo il gioco, ma anche alcol, droghe, internet, ecc.) non è un dovere esclusivamente sociale, ma profondamente pastorale che nasce dalla consapevolezza e dalla necessità di portare l’annuncio di un Dio che in Gesù libera da ogni schiavitù (dipendenza) e per rendere gli uomini felici: “Dando compimento all’attesa, Gesù annuncia che Dio, nella sua nuova e definitiva manifestazione, si mette a fianco degli oppressi, degli affamati, dei malati, degli afflitti, dei perseguitati e comincia  a liberarli” (Catechismo degli Adulti, 130).

Obiettivi specifici del progetto sulle dipendenze sono informare sul tema, sensibilizzare alla problematica, prevenire situazioni di rischio e far conoscere le risorse sul territorio (strutture, servizi, realtà associative, ecc.), che si occupano di questa materia. Il metodo prevede un approccio al tema in due fasi/livelli: il primo per l’anno pastorale 2018/2019  basato sulla conoscenza del fenomeno e uno per il 2019/2020 con un approfondimento su una specifica forma di dipendenza).

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