Queste le dichiarazione di Fabiano Amati econsigliere regionale e l presidente della commissione regionale Bilancio, dopo l’approvazione dello strumento finanziario 2019.

«Il Bilancio 2019 ha numerose buone notizie e un clamoroso spreco di soldi pubblici, tasse dei cittadini, per i voraci consorzi di bonifica. Sui 10 milioni ai consorzi di bonifica ho votato no. E con i 10 di quest’anno siamo a 360 milioni, elargiti dal 2002 per il funzionamento di carrozzoni che non riusciranno mai a raggiungere il pareggio di bilancio.

È dal 2009 che porto avanti questa battaglia, che ha come soluzione o la soppressione – ma questo appartiene alla decisione di Roma – o il trasferimento della gestione irrigua a un grande soggetto pubblico, Aqp, togliendola a uno spendaccione consorzio tra privati. E chi sono i più decisi sostenitori del mantenimento della gestione dell’acqua ai privati e non al soggetto pubblico? Ma che domande, i Cinquestelle, ovviamente. Primatisti di folle spudoratezza, avevano addirittura proposto di annullare gli effetti della più recente riforma, forse perché i soldi pubblici sprecati non vengono prelevati dalle loro tasche ma da quelle dei cittadini-contribuenti.

C’è poi una norma utilissima sul Piano casa. Una messa a punto per il 2019, che concede la possibilità di ampliare, demolire e ricostruire gli immobili esistenti, col risultato di riqualificare il patrimonio edilizio esistente e rigenerare i quartieri; e il tutto senza consumare nuovo suolo. Una norma priva di spesa per le tasche dei cittadini-contribuenti, in grado di generare ricchezza e produttività per un valore economico almeno pari a quella dell’intero bilancio regionale e che, dal 2009, ha tenuto in piedi l’edilizia, cioè uno dei settori a più alta densità di posti di lavoro. Ovviamente, chi ha provato a ostacolare l’iniziativa e votato contro? Domanda superflua, i Cinquestelle. Non so perché, ma odiano l’idea che le persone possano stare meglio o migliorare la propria condizione col lavoro, soprattutto se l’obiettivo si può raggiungere senza mungere alle tasse pagate dai cittadini-contribuenti e, magari, senza uno strumento iniquo e disastroso come il condono edilizio.

Infine. Approvato un finanziamento per mandare a pieno regime tecnologico la potabilizzazione – presso il Lago Forcatella di Fasano – dei reflui urbani depurati, dopo un entusiasmante periodo di sperimentazione segnalato come esempio di virtuosismo ambientale da riviste specializzate e programmi televisivi popolari. Dalla cacca e pipì all’acqua potabile, simulando le leggi della natura, per contribuire a programmi ambientali avanzatissimi, fondati sul riuso di ogni materiale.

La misura è passata quasi all’unanimità. Chi ha votato no? È facile, i Cinquestelle. Per loro l’ambiente è solo un palco montato in una piazza per false promesse che servono a prendere voti, ma che poi si dimenticano di mantenere. Dicono niente Tap e Ilva?»

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