“C’era una volta una favola” questo il titolo dello spettacolo messo in scena giovedì 1 giugno, dalle giovani leve del Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini”, sul palco del Teatro Sociale.

Quattro favole e un gioco con un’unico obiettivo: divertirsi, portando le classiche fiabe nell’era moderna. Lo spettacolo, ideato da Monica De Giuseppe e Fabiano Marti, rappresenta la chiusura del progetto per ragazzi organizzato dal GAT.
《Questo progetto è un gioco che porta sacrifici e fatica ma anche tanta gioia, – ha affermato il regista Fabiano Marti – e un grande grazie bisogna dirlo ai genitori, che seguono i propri figli in tutto quello che fanno; provare e stato difficilissimo tra i mille impegni, ma ce l’abbiamo fatta!》.
Ad andare in scena sono stati: Simona Busco, Francesca Di Ceglie, Davide Moio, Carolina Pignatelli, Gianmarco Sarcinella e Giuseppe Sarcinella.

Dicevamo delle quattro favole: la prima ad essere rappresentata è stata la fiaba di Cappuccetto rosso o meglio “Cappuccetto grosso”, intento a voler mangiare il lupo cattivo, di nome Alberto, simpatico e gentile; la nonna di cappuccetto invece di aspettare la nipotina era indaffarata a prepararsi per la cena con il bel cacciatore.
La seconda fiaba è stata quella di Cenerentola, che esercitava su tutti il proprio comando e non aveva rispetto per nessuno, nemmeno per il principe, che alla fine sposa.
Poi è stata la volta di Biancaneve e i due nani, Altolo e Bassolo, diminuiti a causa dei tagli economici effettuati “dall’azienda” e che invece di andare a lavorare in miniera, avevano aperto un’agenzia di ricerche dall’alto e dal basso.
È toccato a Pinocchio concludere la serata, il burattino nato dall’interno di cartone dell’ikea, naturalmente difettato.

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