È stato pubblicato (Giovedì, 11 Maggio 2017) sul giornale internazionale IJERPH lo studio italiano sui TUMORI in ETA’ PEDIATRICA (Bambini ed Adolescenti) e nei GIOVANI ADULTI.
Tale studio è frutto del gruppo di lavoro EPIKIT (Epidemiologia del Cancro in Italia) nato nell’ambito del progetto COHEIRS sotto l’egida del programma Europa per i Cittadini. Scopo dello studio è stato quello di valutare l’onere di tutti i tumori in età pediatrica e nei giovani adulti italiani. Il gruppo di ricercatori ha analizzato le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) dal 2001 al 2011 per calcolare il numero assoluto di ospedalizzazioni e i tassi standardizzati (SHR) per ogni provincia italiana in età pediatrica (0-19 anni) e nei giovani adulti al di sotto dei 50 anni (20-49 anni) che usualmente non sono coperti da campagne di screening.
I Registri Tumori rappresentano il gold standard tra gli strumenti attualmente utilizzati per lo studio epidemiologico delle neoplasie, e pur tuttavia essi risentono dei limiti di una copertura solo parziale della popolazione, oltre che di ritardi e sfasature tra il momento di pubblicazione dei dati e gli anni ai quali essi si riferiscono. Non si tratta di un problema solo italiano (in Italia i Registri Tumori coprono meno del 50% della popolazione e meno del 20% al Sud). Infatti, anche negli USA il registro tumori del programma SEER (Surveillance, Epidemiology and End Results Program) non copre più del 26% della popolazione. Per tale motivo, se si usano solo ed esclusivamente i Registri Tumori non si può a fornire una completa fotografia del problema delle neoplasie in Italia, in quanto non si riesce a sopperire alla parziale mancanza di dati inerenti ampie aree geografiche o fasce di popolazione. Non potendosi dunque “conteggiare” tutti i tumori che si verificano nella popolazione per disomogeneità e parzialità di coperture dei Registri Tumori, sono state già proposte, ed ampiamente utilizzate per un gran numero di patologie, comprese quelle oncologiche, altre metodologie di approccio epidemiologico basandosi su fonti di dati secondarie. In particolare, le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO), peraltro già utilizzate nell’ambito dei registri tumori insieme ad altre fonti di dati, hanno dimostrato un’elevata affidabilità, qualora analizzate in maniera appropriata, al fine di INQUADRARE in MANIERA GENERALE alcuni fenomeni patologici specifici.
“Quello che emerge da questo primo lavoro EPIKIT” spiega il Dr Prisco Piscitelli “è che non sono solo Napoli e la Campania ad avere dei problemi, nonostante il grande clamore mediatico. Roma ad esempio ha un numero assoluto di tumori pediatrici (380) superiore a quelli della provincia di Napoli (330) oltre ad avere un tasso standardizzato di ricoveri per tumore più elevato (9.6 per 100.000 abitanti contro 8.7). Segue la provincia di Milano con 280 casi (con un tasso standardizzato di 7.1 per 100.000 abitanti)”.
E’ necessario adoperarsi per ridurre l’esposizione alle sostanze identificate dalla IARC come cancerogeni certi per l’uomo (sono ben 212 sostanze), a cui siamo continuiamente esposti, con limiti di legge spesso calcolati per adulti di 60 kg di peso e senza tener conto né degli effetti somma, né del fatto che l’80% degli effetti sulla salute si manifestano al di sotto delle soglie limite definite dalla legge, come nel caso del PM 2.5. Regina (si fa per dire) dei ricoveri nei giovani adulti tra 20 e 49 anni di età rimane Roma, con una media di 3605 casi annui, in questo caso accompagnato dal primato per il tasso standardizzato tra i più elevati d’Italia (88 per 100.000 abitanti, un tasso quasi pari a quelli di Ravenna e Cagliari, con soli 300 casi. Fa peggio solo Ascoli Piceno con un tasso di 98 per 100.000 ma solo 200 casi. Napoli e Milano seguono a debita distanza con mille casi in meno e tassi di circa 75 per 100.000. Tra i giovani la maggioranza sono donne, dato che non si spiega unicamente con la maggiore offerta di screening (ad es. il pap test, giacchè la mammografia è ancora offerta in genere dopo i 50) e che risente probabilmente dell’aumento dell’incidenza dei tumori mammari.