La mensa sociale Paolo VI di Fasano ha compiuto due anni di attività.

Un’istituzione silenziosa e discreta, voluta dalla Chiesa locale, come segno tangibile di attenzione e carità verso coloro che vivono situazioni di bisogno tali da non potersi permettere neppure un pasto caldo al giorno. La struttura, che sorge in via Leopardi n.2, in questi due anni di attività ha offerto ben 6.400 pasti: ogni giorno un pranzo caldo per 10-15 commensali, tutti fasanesi, in situazioni di disagio o di bisogno; quasi sempre si tratta di uomini separati con complicate vicende personali e familiari alle spalle. Una quindicina di volontari di ogni parrocchia cittadina, a turno, per 365 giorni all’anno festività come Natale, Pasqua e Capodanno comprese, operano per servire, pulire tenere in ordine e manutenere i locali della mensa Paolo VI.

Responsabile della struttura e Giovanni Muolo è riuscito a creare anche una rete che coniuga la solidarietà con la lotta allo spreco alimentare. Infatti grazie alla collaborazione con associazioni ONLUS quale la barese “Avanzi Popolo 2.0” o la nostrana “Il valore del tempo – market solidale”, molte coppie di sposi che vengono a celebrare il banchetto nunziale in strutture del nostro territorio decidono di donare pasti per la mensa sociale e offrire il cibo preparato in sovrabbondanza e non utilizzato durante il pranzo; e non si tratta di casi isolati, ma di una costante opera di attenzione verso i meno abbienti.

Fondamentale è pure l’opera di ristoranti solidali che anziché gettare il cibo non utilizzato contattano la mensa sociale per donare le pietanze in surplus; e quando la dispensa della mensa sociale è piena, il cibo a sua volta viene ridistribuito a istituti, enti e strutture compartecipi al progetto come, per esempio, la Croce Rossa e la Casa di Pronta Accoglienza Madre Teresa. Inoltre quattro panifici di Fasano ogni giorno offrono il pane necessario che è un genere mai acquistato dalla struttura. La rete della solidarietà si va sempre più allargando e non è più l’eccezione il caso di persone che festeggiano anniversari, cresime, comunioni, compleanni o nozze le quali decidono di destinare alcuni posti tavola alla mensa sociale.

Tra gli abituali commensali della Paolo VI si è creata pure una rete di relazioni e di solidarietà reciproca che è un elemento importante della struttura in quanto è un valore aggiunto che prevalica la soddisfazione di un bisogno immediato, quale quello alimentare.

Recentemente altri due sposi, Sonia e Antonio, hanno deciso di condividere il cibo non consumato durante il banchetto nuziale presso l’abbazia di San Lorenzo; così una quindicina di contenitori con antipasti, primi e dolci sono stati donati alla mensa Paolo VI effettuando così un’opera di contrasto alla povertà. Una sinergia tra volontariato, donatori e aziende che permette di trasformare un momento di festa in valore solidale.

La mensa sociale è sostenuta anche dal Comune di Fasano che ogni anno eroga un contributo di 9.000 euro, riservandosi di inviare soggetti seguiti dei servizi sociali cittadini, secondo quanto previsto da una apposita convenzione sottoscritta nel 2016.

Dunque tutti possiamo cooperare con questa struttura di solidarietà locale, sia donando dei cibi o dei pasti, sia effettuando opera di volontariato e di servizio presso la struttura. Chi fosse interessato in tal senso può contattare i parroci cittadini o il coordinatore Giovanni Muolo (gianni.muolo@libero.it ).

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