L’artista ha vissuto gli ultimi anni di vita a Fasano. “Realizzeremo una galleria-sala Verner con i suoi quadri ed il fondo librario già a nostra disposizione”, annuncia il sindaco Zaccaria.

L’Amministrazione comunale di Fasano ha accolto la donazione di 25 opere (tra quadri, acquerelli e disegni) di Werner Scheitlin (noto con lo pseudonimo di Ernest Verner), il pittore cecoslovacco che, dal 1973 e fino al 1997 (anno della sua morte), elesse come sua città d’adozione e di residenza proprio Fasano, dopo aver girato e vissuto in molte città del mondo.

La donazione al Comune è stata proposta con lettera formale da Walter Scheitlin, fratello del pittore, gallerista che vive a Wil, in Svizzera, dove custodisce gran parte delle opere pittoriche di Verner. «Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Scheitlin – afferma il sindaco Francesco Zaccaria – dopo che, del resto, avevamo incontrato i rappresentanti dell’associazione intitolata al pittore che si occuperà di mantenere vivo il ricordo dell’artista, nonché l’avv. Giovanni Quaranta, suo esecutore testamentario. La valenza culturale dell’operazione, attraverso l’acquisizione delle 25 opere al patrimonio comunale – sottolinea il sindaco – è oggettiva: conferiamo un valore aggiunto al nostro patrimonio, per di più di particolare pregio, pronto ad arricchire l’offerta culturale che, ne sono certo – annuncia Zaccaria – costituirà un punto di forza anche in termini turistici per il nostro territorio, data la fama del pittore cecoslovacco che ha dato tanto a Fasano negli anni della sua permanenza. E Fasano, adesso, finalmente, gli renderà un doveroso omaggio ad imperitura memoria. Ma è la valenza culturale del messaggio artistico del pittore ad averci indotto ad avviare l’intera iniziativa – sottolinea il sindaco Zaccaria – soprattutto, perché è stato anticipatore di tematiche drammaticamente attuali come il rispetto dell’ambiente, il rispetto delle donne, la volgarità della società».

L’Amministrazione comunale realizzerà una galleria-sala “Verner” in cui saranno permanentemente in esposizione le opere del pittore ceco ed il fondo librario dell’artista (circa 500 volumi) già in possesso del Comune dall’indomani della scomparsa del pittore. «Stiamo lavorando alacremente alla nascita del nuovo spazio aperto al pubblico – spiega Annarita Angelini, assessore alla Cultura -; e nei prossimi giorni individueremo la location più giusta per ospitare la “casa” artistica intitolata al pittore ceco: si tratterà di un immobile comunale di cui valuteremo le condizioni atte ad ospitare tanto i dipinti, quanto i libri. Se sarà necessario – aggiunge l’assessore Angelini che detiene anche la delega ai Lavori pubblici – cercheremo di reperire risorse nel Bilancio per eventuali interventi necessari ad adeguare la sede alle esigenze del caso. Anche perché, la donazione delle opere ha carattere permanente e, come da accordi formali con il signor Walter Scheitlin – sottolinea l’assessore Angelini – il Comune ne sarà per sempre proprietario: le opere artistiche costituiranno un bene inalienabile. Peraltro, all’artista intitoleremo anche una strada che individueremo con oculatezza».

Intanto, il prossimo mese di ottobre lo stesso sindaco Zaccaria, accompagnato dall’economo del Comune che avrà il compito di catalogare ed inventariare ufficialmente le 25 opere di Verner, raggiungerà Wil per incontrare nella sua galleria Walter Scheitlin e programmare il trasferimento delle 25 opere dalla cittadina svizzera a Fasano. Intanto, promossa dall’associazione “Amici di Ernest Verner”, ed in collaborazione con l’Amministrazione comunale, a Fasano sarà predisposta una importante manifestazione in occasione del 20° della morte del pittore che cadrà il 17 giugno del prossimo anno.

Ernest Werner nel ’48 partì per Orgeval, dove risiedeva anche Chagall e, dopo il crollo del tetto della casa in cui viveva, si spostò ad Auvers-sur-Oise e affittò il castello di caccia di Maria de’ Medici. Qui fondò l’associazione “Les amis d’Auvers” con lo scrittore André Louis Caruel e con lui si fece promotore del monumento a Van Gogh (realizzato da Ossip Zadkine). Dopo varie peregrinazioni e frequentazioni artistiche e letterarie in Francia ed in Italia, Verner giunse nel 1973 a Fasano (era nato a Znojmo, in Cecoslovacchia, da padre svizzero e madre austriaca, nel 1918), consigliato dal suo amico Angelo Lombardi (noto animalista italiano) che gli raccontò della presenza nella cittadina brindisina dello Zoosafari dove avrebbe potuto far ospitare la sua leonessa Sciù-Sciù con la quale l’artista viveva sin da quando l’animale era una cuccioletta. Fu così, che Verner si stabilì a Fasano fino alla sua morte.

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