Venerdì 9 settembre alle 18:30 presso il Palazzo dei Congressi a Selva di Fasano

Non capita tutti i giorni di vedere una busta paga di oltre un milione e mezzo di euro per un netto di 862mila euro. Si tratta del compenso riconosciuto nel gennaio 2006 all’ex amministratore unico di Ferrovie Sud Est Luigi Fiorillo. È solo uno dei documenti pubblicati in «Niente treni la domenica», l’instant book edito da Edisud.

Gli autori, i giornalisti Giovanni Longo e Massimiliano Scagliarini hanno ricostruito con una serie di documenti in parte inediti quella che appare ogni giorno di più la storia del saccheggio della più grande ferrovia concessa d’Italia. Partendo dal granello che ha inceppato tutto l’ingranaggio, l’inchiesta sulle carrozze d’oro partita quasi per caso, con una ispezione programmata dall’Agenzia delle Entrate in tema di iva intracomunitaria, gli investigatori si sono imbattuti in ben altro. I treni acquistati in Polonia per quasi cento milioni di euro, dodici dei quali serviti per pagare una lauta provvigione a una società riconducibile a un imprenditore bolognese e la triangolazione di carrozze usate che hanno percorso più chilometri per arrivare in Puglia di quanti ne abbiano effettivamente fatti per trasportare cittadini pugliesi ancora in attesa di un servizio pubblico degno di questo nome, sono solo un pezzo della vicenda.

Nel libro si passano in rassegna anzitutto le consulenze milionarie spesso affidate senza una gara a evidenza pubblica e che hanno contribuito – ritengono i commissari – ad avere creato l’immenso buco quantificato in 311 milioni di euro. A beneficiarne esponenti vicini al mondo politico di destra, ma soprattutto di sinistra (in particolare quella cosiddetta “Ferroviaria”). Le tracce hanno portato gli autori quasi sino alle porte del Vaticano e di certi ambienti cattolici. Gli stessi personaggi, a volte intere famiglie, hanno fornito per anni, a volte decenni, interi servizi appaltati all’esterno.

Nel libro vengono così tratteggiati non solo i protagonisti, a partire dall’avvocato tarantino Luigi Fiorillo che per quasi un quarto di secolo, prima come commissario straordinario, poi nella veste di amministratore unico, è stato il padre e padrone di un’azienda pubblica. Nonostante da tempo e da più parti provenissero segnali di crisi e di una gestione forse non così efficiente, Fiorillo è stato confermato alla guida di un’azienda pubblica da ben sedici ministri.

In “Niente treni la domenica”, sarà presentato venerdì 9 settembre alle 18:30 presso il Palazzo dei Congressi a Selva di Fasano.

L’inizaitva è del Lions Club Fasano Host e sarà la presidente Lucrezia Bini a introdurre la serata.

Seguirà un dialogo con gli autori del libro, Giovanni Longo e Massimiliano Scagliarini, giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno, intervistati dal Prof. Nicola Colonna.

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