Proprio nei giorni della festa patronale si compiono i 270 anni della consacrazione della Chiesa Matrice di Fasano. Lo attesta una lapide commemorativa non più presente in chiesa ma di cui si conserva una fotografia che ricorda l’evento avvenuto il 17 giugno 1746 per mano dell’allora vescovo di Polignano, mons. Andrea Venditti. La chiesa era stata costruita negli ultimi anni del XVI Secolo e aperta al culto nell’Anno Santo 1600 (indetto e presieduto da papa Clemente VUIII) come ricorda l’iscrizione in latino sulla facciata. Si aspettarono quasi 150 anni per consacrarla.
La chiesa è ancora lì nella sua fiera bellezza ferita, a testimoniare la fede “del popolo e del clero“, a custodire le invocazioni dei fedeli, a stimolare la carità, a trasmettere la devozione ai santi patroni.
Quest’anno la festa patronale viene impreziosita dall’incontro con il nuovo vescovo, mons. Giuseppe Favale, terzo vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli, il quale incontrerà ufficialmente la comunità cittadina il 19 giugno, presiedendo la S. Messa in piazza Ciaia alla fine della processione delle immagini dei S. patroni per le vie della città.
Il priore di Fasano, don Sandro Ramirez, nel ricordare la consacrazione della chiesa Matrice, rivolge a fasanesi l’augurio che la festa patronale sia la possibilità concreta per ritrovare unità, per rinsaldare i vincoli della solidarietà e della fraternità, per aprirci sempre più ai temi della mondialità, della giustizia, della pace, della salvaguardia del creato, la nostra casa comune. Inoltre, don Ramirez, in questo anno Santo della Misericordia, fortemente voluto da papa Francesco, invita alla preghiera:
“Dio, padre di Misericordia, custodisci nel tuo amore la nostra Fasano e il mondo intero.
Gesù, volto della Misericordia del Padre, converti al tuo amore la nostra Fasano e il mondo intero.
Spirto di Misericordia, consacra all’amore trinitario la nostra Fasano e il mondo intero.
Amen.”