Il piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia è un percorso irto di ostacoli, scontri, polemiche.

Siamo ai passi decisivi, in attesa del varo ufficiale, che ad esempio, per quanto riguarda il territorio brindisino, potrebbe interessare alcune realtà partendo dall’Ospedale di Fasano.

Così Michele Emiliano, presidente della Regione, dopo la riunione con il Capo Dipartimento Salute, Giovanni Gorgoni, il Capo Gabinetto, Stefanazzi, e il segretario generale della Presidenza, Roberto Venneri, ha dichiarato: “Abbiamo definito le linee di sistema del Piano di riordino (in applicazione del decreto ministeriale 70/2015) e le stesse sono state riversate in un documento preliminare, che è anche frutto di una consultazione del dipartimento con la struttura dell’Ares, i direttori generali delle aziende sanitarie e degli Istituti degli enti sanitari ecclesiastici. Il piano è corredato anche dalla dettagliata analisi epidemiologica e del fabbisogno sanitario.

Sono emerse alcune situazioni concrete nelle quali l’applicazione pedissequa del D.M. 70 e della direttiva comunitaria sugli orari di lavoro rischia din provocare soprattutto nel breve disservizi e incongruenze, anche alla luce dell’attuale dotazione organica, largamente incompleta, e della particolare conformazione geografica di alcuni territori. Tali incongruenze sono state presentate alla direzione generale del Ministero della Salute, con cui si è concordato un esame congiunto del documento prima del passaggio in giunta, previo ascolto delle conferenze dei sindaci delle Asl, delle parti sociali, delle associazioni rappresentative di categoria delle professioni sanitarie e dell’ ospedalità privata”.

In ogni aso le decisioni ufficiali saranno prese tra qualche giorno, probabilmente dopo il periodo delle festività di inizio anno.

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