Si è tenuto a Palazzo di Città un incontro, voluto dal vicesindaco Gianleo Moncalvo, tra capigruppo consiliari, assessori e parroci della zona pastorale di Fasano, ossia delle parrocchie di Fasano centro, Savelletri e Selva di Fasano. Oggetto della riunione la possibilità che i cortei funebri, con il trasporto della salma dalla casa dell’estinto e fino alla chiesa nella quale è prevista la celebrazione dei funerali, si tengano esclusivamente previa comunicazione della volontà dei familiari della persona deceduta al Comune. L’incontro è stato voluto dall’Amministrazione comunale a seguito della lettera che il priore di Fasano, don Sandro Ramirez, aveva inviato nei giorni scorsi a Palazzo di Città e con la quale si ipotizzava l’abolizione dei cortei funebri, dalla casa dell’estinto alla chiesa, per ragioni di opportunità e di ordine pubblico, dunque, per evitare disagi alla normale circolazione stradale ed agli stessi pedoni-cittadini. Peraltro, don Ramirez ricordava, nella missiva, che già altre città vicine a Fasano (Monopoli ed Ostuni, solo per fare due esempi) hanno abolito i cortei funebri. Alla riunione odierna don Sandro Ramirez ha comunicato ufficialmente che dal 1° gennaio 2015 il clero fasanese non accompagnerà più i cortei funebri, bensì effettuerà veglie nella casa del defunto o nella cappella dov’è stata trasportata la salma, nei tempi e nelle modalità più consone. Da qui la decisione, condivisa fra Comune e Parrocchie locali, di prevedere «cortei funebri civili – spiega il vicesindaco Gianleo Moncalvo – ma a discrezione dei familiari del defunto. Dunque, dovranno essere i congiunti dell’estinto a decidere se svolgere oppure no il corteo funebre: in caso affermativo, l’agenzia delle pompe funebri incaricata della gestione dei funerali dovrà presentare a Palazzo di Città una semplice nota con la quale comunica giorno ed ora del corteo funebre. Vi è da sottolineare – aggiunge Moncalvo – che già non si tengono più a Fasano i cortei funebri dalla casa dell’estinto alla chiesa parrocchiale non di appartenenza dello stesso defunto. Infatti, ad oggi, i cortei funebri autorizzati sono soltanto quelli stabiliti dalla casa dell’estinto alla chiesa d’appartenenza. Pertanto, con la decisione assunta oggi di concerto con il clero fasanese, consentiamo ai cittadini che vogliono continuare a mantenere per sé, e per i propri familiari, la tradizione del corteo funebre dalla casa dell’estinto alla chiesa parrocchiale d’appartenenza; cortei funebri rigorosamente civili. Discorso diverso, invece – spiega Moncalvo – vale per il comprensorio frazionale di Pezze di Greco e Montalbano, dove i cortei funebri potranno regolarmente continuare a tenersi come accade già oggi».

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