Nel presentare ai numerosi partecipanti di Fasano Democratica, la relazione di avvio del nuovo anno sociale, il consigliere comunale Giacomo Rosato ha evidenziato che tra le tante note negative dell’attuale amministrazione comunale un posto di rilievo spetta al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti: certamente più funzionale ed economica se fosse limitata nelle zone a maggiore densità abitativa. Il dibattito, tuttavia, si è vivacizzato allorquando si sono analizzate le vicende del P.D. al quale Fasano Democratica continua a guardare con attenzione senza comunque in esso integrarsi. E’ pur vero che il P.D. passa moltissimo tempo a dirci come vuole essere senza far capire in che modo intende risolvere i problemi del paese. E’ pur vero che la sua classe dirigente si sta aggrappando quasi in toto alla figura carismatica di Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, per rinsaldare l’idea del cosiddetto partito liquido ma in pratica per decretare la morte del partito vero, in senso democratico, dove contano meno i soldi necessari per la costruzione, tramite i media, della propria immagine e maggiormente la preparazione, l’impegno e le idee anche dei semplici iscritti. E’ pur vero che parlare per tanti mesi della decadenza di un famoso senatore serve a distrarci da una semplice verità: negli altri paesi basta per le dimissioni un’accusa fondata, in Italia neanche una sentenza passata in giudicato. Sostenere poi, da parte di un ministro della repubblica che la questione sanitaria presente a Taranto dipende dai locali stili di vita è non solo offensivo per tutti noi ma certamente demenziale. E’ il caso di chiedersi allora se la dignitosa presenza, se pur saltuaria per i tanti suoi viaggi, dell’on. Letta a capo del governo trovi la sua ragion d’essere nella elencazione dei problemi risolti, come la lista della lavandaia, senza il coraggio di rimuovere i panni sporchi che la richiedono. Rimane la mesta consolazione dell’aumentata presenza dei politici fasanesi nelle istituzioni. Due consiglieri regionali e un senatore rappresentano una eccezionalità storica senza precedenti, anche se paradossalmente coincidono con un altro fatto straordinario, la perdita della Pretura e dell’Ospedale. Perdita, figlia ad onor del vero, degli attuali tempi ma ricordiamoci sempre che il presente è figlio del passato e non della mancata protesta popolare.

Lascia un commento

Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza sul nostro sito web. Clicca su Accetto per non visualizzare più questo avviso.