Egnazia 1913 -2013 cento anni di scavi Incontro con i protagonisti: – Egnazia, centro dei Messapi posto ai confini tra la Peucezia (a nord) e la Messapia (a sud), fu un’antica e importante città greca e romana posta lungo la via Traiana. Citata da Plinio, Strabone ed Orazio, che la ricorda in una Satyra che narra il suo viaggio da Roma a Brindisi, è oggi uno dei più interessanti siti archeologici della Puglia; per i cospicui ritrovamenti di un determinato tipo di ceramica, ha dato il nome ad uno stile decorativo di ceramiche del IV e III secolo a.C., chiamato “stile di Gnatia”, anche se non ne fu il principale centro di produzione. Abbandonata dagli abitanti conobbe un inesorabile declino ed abbandono sino a che un secolo fa non fu interessata da una prima campagna di scavi metodologica che ripotò alla luce, tra l’altro la piazza porticata (scoperta da Quintino Quagliati) l e di altre interessanti strutture che stanno aiutando gli archeologi a chiarire alcuni aspetti urbanistici finora non del tutto conosciuti. Altre campagne di scavi si susseguirono nel 19139, 1964 e 1978. Alle ultime hanno preso parte anche gli archeologi Anna Maria Martini Chieco Bianchi e Stefano Di Ceglie che lunedi 19 agosto alle ore 18,30 presso Villa Damaso Bianchi (il Minareto) racconteranno di Egnazia, della sua storia, del valore archeologico dell’area e delle scoperte fatte in questo secolo di scavi. Un incontro organizzato dalla sezione di Fasano della Società di Storia Patria per la Puglia che sarà coordinato dal Presidente Angelo Sante Trisciuzzi e che vedrà la partecipazione dell’archeologo Vito Bianchi e del sindaco di Fasano Lello Di Bari. L’incontro, che celebrerà Egnazia e la sua riscoperta si preannuncia particolarmente interessante, è aperto a tutti.